Pescara. “La bambina di 8 mesi che è giunta alla nostra osservazione da breve tempo con una sintomatologia compatibile all’epatite acuta di cui tanto si parla sta bene ed è fuori pericolo. La situazione è pienamente sotto controllo”.
Lo ha affermato il direttore di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma Carlo Federico Perno in merito alla bambina ricoverata da oggi nel
nosocomio romano. Perno ha fatto il punto sulle epatiti da causa ancora sconosciuta che da qualche giorno preoccupano le autorità sanitarie: “I casi che stiamo riscontrando ci fanno pensare che sia qualcosa di diverso rispetto alle epatiti che ogni anno vediamo negli ospedali pediatrici”, dice.
Tra le cause, secondo il medico, Sars-CoV-2 potrebbe giocare un ruolo: “o a causa del virus o della memoria immunitaria che potrebbe essere stata alterata da questo periodo di rapporto molto lontano con tanti altri virus, che oggi sono tornati ad aggredirci. Di sicuro possiamo dire che non è coinvolto il vaccino”, chiarisce. “La gran parte dei bimbi che ha avuto questa sintomatologia nel mondo ha un’età molto bassa, meno di 6 anni. Sono quindi bambini – sottolinea – che non sono vaccinati”. Per quel che riguarda i sintomi della nuova epatite, spiega lo specialista, “si presenta come una gastroenterite con nausea, diarrea, vomito, a volte dolori addominali, mentre di norma non c’è febbre. Nel caso in cui dovesse comparire un colore giallo della pelle, il cosiddetto ittero, è necessario andare a controllo rapidamente”, conclude. Lo specialista ricorda però che “la sintomatologia gastrointestinale è tipica di tanti altri virus che circolano oggi e quindi in presenza di questi sintomi è più probabile che ci trovi di fronte a una comune gastroenterite che alla nuova epatite”. Tuttavia, nel caso i sintomi non scomparissero in 2-3 giorni “è importante consultare un medico o recarsi a un pronto soccorso pediatrico”, conclude Perno.