Teramo. E’ entrato in sala operatoria per essere sottoposto ad un intervento di appendicectomia e ne è uscito ustionato, medici indagati per lesioni colpose. L’episodio risale a circa un anno fa, quando un uomo 60enne di Teramo, si è recato in ospedale con dei forti dolori all’addome, qui viene ricoverato e operato d’urgenza per un’appendicectomia. Ma in sala operatoria succede l’inspiegabile. Alla fine dell’intervento, infatti, i medici dando spiegazioni ai familiari, diranno che durante l’operazione sono andati a fuoco i teli sterili utilizzati per delimitare il campo operatorio e per questo il paziente aveva riportato alcune ustioni leggere di primo grado. In realtà , soltanto il giorno dopo l’intervento, sono state scoperte le condizioni effettive del 60enne, che erano ben più gravi. L’uomo infatti presentava ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo con esclusione solo delle braccia. Il paziente quindi, dopo l’operazione, è stato costretto a rimanere in ospedale per diversi giorni proprio per le ustioni. Ad oltre un anno dai fatti la dinamica di quanto accaduto quel giorno resta ancora tutta da ricostruire nel tentativo di spiegare cosa si è verificato in sala operatoria. E soprattutto il perchè sia successo. Per questo caso avvenuto all’ospedale di Sant’Omero, dopo la denuncia del paziente, il pm Bruno Auriemma ha aperto un fascicolo con tre indagati e ha nominato un consulente tecnico che, dopo aver visitato l’uomo, nei giorni scorsi ha rimesso un primo rapporto. Le indagini disposte dalla procura dovranno chiarire perchè quei teli sono andati a fuoco, quale sia stato il motivo e, soprattutto, se ci sia stata responsabilità dei medici che in quel momento erano impegnati in sala operatoria.