Pescara. Una mano tesa per i piccoli ucraini in fuga dalla guerra. “L’Agbe (Associazione Genitori Bambini Emopatici- WWW.AGBE.EU) “, scrive il comunicato stampa dell’associazione, “impegnata da oltre vent’anni a garantire accoglienza e sostegno alle famiglie dei piccoli pazienti oncoematologici durante tutto il percorso terapico, si è attivata da subito per dare ospitalità ai bambini impegnati nelle cure oncoematologiche in Ucraina che a causa del conflitto in corso erano in serio rischio incolumità. Una complessa procedura che ha visto mettersi in moto una macchina di solidarietà fatta di contatti e intermediari capaci di fare da ponte dall’Ucraina fino all’Abruzzo. A partire da A.Cross onlus, un soggetto mediatore culturale con sede a Verona, finalizzato a costruire pari opportunità e giustizia sociale in Italia e nei Paesi Terzi (acrossonlus.com). E’ stato il presidente dell’Agbe, Achille Di Paolo Emilio a muovere i primi passi contattando l’associazione Soleterre che per prima aveva comunicato la difficoltà dei bambini ucraini a poter proseguire le terapie oncoematologiche a causa dei bombardamenti, a questa notizia si sono susseguite tutte le operazioni necessarie a garantire l’arrivo di bambini e genitori. Nella serata di ieri, sabato 26 Marzo finalmente l’arrivo di 7 persone”.
“Si tratta di 4 bambini, rispettivamente di: 3 mesi, 6 anni, 10 anni e 12 anni e 3 donne, due mamme ( 29 anni e 35 anni) e una nonna ( 67 anni), i padri dei bambini, come ormai noto dalla cronaca, sono rimasti in Ucraina per combattere, nessuna delle donne parla o comprende l’italiano ed è stato necessario l’intervento di un interprete, si tratta di uno studente figlio di genitori ucraini, ormai a Pescara da tanti anni, ad offrirsi per aiutare i medici a tradurre le cartelle cliniche dei piccoli pazienti. Ad accogliere le due famiglie all’aeroporto di Pescara il presidente dell’Agbe , Achille Di Paolo Emilio, il vice presidente, Giovambattista Colangelo, una delegazione del reparto di oncoematologia pediatrica del Santo Spirito formata dal primario Mauro Di Ianni, l’ematologa Daniela Onofrillo e la psicologa Paola Sciarra. La Croce Rossa Italiana in supporto con l’ambulanza che ha subito portato donne e bambini in ospedale per tutte le procedure di sicurezza, tamponi anticovid e analisi dello stato di salute di tutti e 7. A portare mamme e bambini a Pescara è stato un’aereo della guardia di Finanza. I 7 erano visibilmente provati, lunga per loro la strada prima di salire su quel volo, avevano percorso a piedi la strada fino in Polonia per poi trovare accoglienza e successivamente una destinazione per offrire ospitalità e cure”.
“La provenienza delle due famiglie è differente”, prosegue il comunicato, “la prima arriva da Odessa e l’altra invece proviene da Mykolaiv ( Nikolaev 476.000 abitanti) entrambe a sud dell’Ucraina. L’Agbe ha messo a disposizione dei due nuclei familiari due appartamenti all’interno della casa alloggio Trenta Ore per la Vita di via passo della portella 3, a pochi metri dall’ospedale di Pescara. Verranno accolti dall’associazione per tutta la durata delle cure oncoematologiche e sarà a carico dell’Agbe ogni necessità di adulti e bambini”. Il Presidente Agbe ha rivolto un’appello a tutto il territorio abruzzese: “ E’ stato difficile riuscire a dare ospitalità a queste famiglie ed è per noi la gioia più grande sapere che adesso questi bambini avranno a disposizione una casa e tutte le cure necessarie. Chiediamo a chiunque volesse sostenere queste famiglie anche con piccoli gesti di farsi avanti, l’agbe è un’associazione che vive di volontariato e solidarietà, raccogliamo fondi per poter offrire a bambini e genitori tutto quello che è necessario per il periodo delle terapie. Grazie sin d’ora a chi deciderà di sostenerci anche in questa situazione.” Info Agbe: www.agbe.eu/085.4171511 – 393.4523508/ via Passo della Portella 3, Pescara.