Pescara. L’emergenza lavoro al centro delle proposte di Cgil, Cisl e Uil ai quattro candidati alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del 25 maggio prossimo. Il documento e’ stato illustrato, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa dai tre segretari regionali Gianni Di Cesare (Cgil), Maurizio Spina (Cisl) e Roberto Campo (Uil), che nei prossimi giorni incontreranno gli aspiranti governatori per un confronto sulle priorita’ “per lo sviluppo ed il futuro dell’Abruzzo”.Secondo i sindacati “c’e’ bisogno di affrontare subito l’urgenza di lavoro, di creare lavoro per i giovani, investendo nei settori produttivi, nei servizi, nel sociale, in ambiente e cultura, attuando politiche capaci di attrarre investimenti nella nostra terra”. Nel documento i sindacati evidenziano che in Abruzzo il pil e’ crollato dell’8 per cento dal 2008 e che negli ultimi 6 anni il mercato del lavoro ha perso quasi 30 mila occupati. In aumento poi le ore autorizzate di cassa integrazione passate dai 32 milioni del 2012 ai 37 milioni del 2013. In forte rallentamento invece le esportazioni. “Le riforme da avviare in Abruzzo – evidenziano nel documento Cgil, Cisl, Uil – hanno come obiettivo quello di creare lo sviluppo per un lavoro stabile e diffuso. La Regione ha l’obbligo di regolamentare, in modo affidabile, stabile e programmato tutti gli interventi a sostegno dell’occupazione. Va varato subito, un pacchetto urgente di interventi, con adeguate coperture finanziarie”. Secondo i tre segretari “l’Abruzzo ha bisogno di una nuova ‘governance’, di grande responsabilita’ e di un’efficacia politica riformatrice. Vanno in questa direzione la nostra azione responsabile, la nostra strategia partecipativa le nostre proposte e iniziative di impegno per l’Abruzzo”. Secondo i sindacati inoltre “l’Abruzzo disegna il suo futuro in quanto Regione Europea.In questa direzione si pongono i progetti della Macro Regione Adriatica-ionica e la proposta di inserimento della Civitavecchia-Roma-Abruzzo-Ploce nei corridoi europei”. Tra le priorita’ dei sindacati “costruire una regione trasparente e partecipata”, potenziare la costruzione di un sistema di welfare regionale e la legge n. 40 per lo sviluppo, ridurre la tassazione del lavoro, la ricerca, fare sistema. Secondo i sindacati, occorre poi “una particolare attenzione alla ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere, non solo da un punto di vista urbanistico e delle abitazioni ma anche per quel che riguarda l’aspetto economico e sociale”.