L’Aquila. “Il mio primo pensiero di fronte all’ondata di neve e gelo di questi giorni va ai cittadini terremotati di Amatrice: stanno soffrendo ogni disagio perché non hanno avuto la stessa sorte degli aquilani che, sia pure nella tragedia del 2009, furono assistiti dal piano ideato e messo in campo dall’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi”.
Lo afferma Antonio Martino, candidato del centrodestra alle elezioni politiche 2018 nel collegio uninominale per la camera numero 1 – L’Aquila, commentando gli effetti sulle popolazioni in difficoltà del maltempo causato dal vento Burian. “Capisco che qualcuno possa pensare che il mio è solo un intervento elettorale, ma la stragrande maggioranza degli aquilani e degli abitanti della provincia colpiti dal sisma 2009 sa che questa è la verità – aggiunge – ed è con lo stesso spirito costruttivo e progettuale che dovremo continuare a lavorare per loro dopo il voto”. Secondo Martino, “sono dati oggettivi a ufficializzare le differenze: dopo il terremoto del 6 aprile, tra il settembre e l’ottobre successivi erano pronti 4.450 alloggi antisismici prefabbricati, dove sono stati ospitati oltre 16 mila sfollati”, ricorda. “Al contrario, ad Amatrice e nel Lazio, come nelle altre regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016 e 2017, come lo stesso Abruzzo, Marche e Umbria, sono poche decine la case per l’emergenza, tanto che si è dovuto ricorrere all’estrazione a sorte per assegnare le abitazioni”, fa notare. Per il candidato forzista, “le profonde differenze nella gestione delle emergenze dei due terremoti sono sotto gli occhi di tutti e tutti ne dovranno prendere atto. Oggi gli amici di Amatrice sono sotto la neve e al freddo – accusa – nove anni fa grazie al presidente Berlusconi e a tutto il lavoro del centrodestra, dopo l’estate e prima del primo inverno, la gente del cratere sismico aquilano era già dentro una casa. Questo non dovremo mai dimenticarlo”.