L’Aquila. Per conoscere la data delle prossime elezioni regionali dovremo attendere ancora qualche giorno. Sperando si tratti di giorni e non di settimane. Non sono state sciolte, infatti, le riserve attorno al periodo in cui gli abruzzesi potranno scegliere e votare il candidato presidente. Stamane, intanto, si terrà un primo incontro tra Giovanni Lolli, presidente vicario della regione Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale e Fabrizia Francabandera, presidente della corte d’appello. Al termine dello stesso potremo avere una schiarita, almeno per quale potrà essere l’orientamento. Ma è difficile prevedere che già oggi verrà definita una data precisa.
Qualche giorno fa, durante una manifestazione all’Aquila, il coordinatore regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, ha sferrato un durissimo attacco nei confronti della Francabandera, rea di impiegare troppo tempo a decidere le sorti delle elezioni, invitando anche Di Pangrazio e Lolli a un atteggiamento “di coerenza e responsabilità”. Non è mistero che il Carroccio abruzzese vorrebbe andare immediatamente alle urne ma, al di là di slogan e prese di posizione, ipotizzare un turno elettorale prima della primavera (magari intorno a marzo) è tutt’altro che azzardato. I tempi per un voto a dicembre sarebbe di fatto una corsa contro il tempo e solo Forza Italia sarebbe in realtà, a parte qualche sporadica presa di posizione della Lega, l’unica forza politica a sperare in un voto a dicembre.
Le fazioni che scenderanno in campo per contendersi la regione, dal canto loro, hanno svelato o, almeno, fatto intuire il proprio candidato presidente. Come anticipato sulle nostre pagine nelle settimane addietro, il centrodestra potrebbe presentare il senatore Gaetano Quagliariello, figura di prestigio istituzionale capace di mettere d’accordo sia Forza Italia che Lega, quest’ultima reale detentrice dello scettro di principale partito della coalizione.
Sul fronte opposto, quello del centrosinistra, i nomi che si vanno consolidando man mano che passano i giorni sono quello di Giovanni Legnini, vice presidente del CSM, carismatico e realmente capace di dare una ventata di entusiasmo a una sinistra in seria difficoltà, e dell’onorevole aquilana Stefania Pezzopane, sempre in prima linea per il suo Abruzzo, difeso con costanza e puntualità. Qualità, queste, che la sua gente le riconosce e stima. I pentastellati dei 5 stelle presenteranno Sara Marcozzi, come il metodo Rousseau ha stabilito. In realtà, però, il suo nome era in pole position come riconosciuto anche da alcuni esponenti grillini.
In definitiva, nonostante le scorse politiche del 4 marzo abbiano stabilito vincitori e vinti, dando più di qualche semplice indicazione su chi potrebbe andare a ricoprire il ruolo politico più alto in regione e, proprio per questo, più ambito, se c’è una certezza è quella che, ad oggi, ancora non abbiamo una data per eleggere il successore di D’Alfonso. I cittadini abruzzesi, però, iniziano a manifestare segnali di irrequietezza, chiedendo ad alta voce una data che sembra sempre più lontana.