L’Aquila. “La partita è aperta e ci appelliamo ai voti di Cimoroni e Trifuoggi e altri che sono alternativi al centrosinistra e, come noi, vogliono il rinnovamento. Questo senza apparentamenti. Parleremo all’elettorato. Quello di sinistra ha dato segnale di rottura con un’amministrazione uscente, che tra l’altro di sinistra ha ben poco”. Così Pierluigi Biondi, candidato sindaco dell’Aquila per il centrodestra, che al primo turno si è fermato al 35,93 per cento, contro il 47,01 dell’avversario di centrosinistra, Americo Di Benedetto.
“Il candidato sindaco di centrosinistra prende 4 punti in meno delle liste ha fatto notare Biondi secondo dato, io ho preso 1.200 voti in più sulle liste. Un altro 4 per cento preso da esponenti di centrodestra che si sono candidati con Di Benedetto. Oltre 1.500 voti, hanno però pescato in un elettorato di centrodestra e ora auspico che liberi da vincoli questi voti torneranno al centrodestra”. Il
riferimento è a Paolo Romano, Elia Serpetti, Massimiliano Venta e Massimiliano Pieri, candidati nella lista Il Passo possibile. “Un cittadino su tre ci ha scelto. Fino a pochi mesi fa era impensabile. Qualche mese fa alcune rilevazioni davano una quarantina di punti dietro il centrodestra”, ha aggiunto Biondi. “Se vince il centrosinistra vengono elette 6 donne, se vince il centrodestra 8, di cui cinque nostre ha continuato Con il centrodestra ci sarebbe maggiore rinnovamento in termini di consiglieri alla prima esperienza amministrativa”.