Pescara. La presentazione del libro “Donna Rachele mia nonna, la moglie di Benito Mussolini”, edito da Minerva della scrittrice Edda Negri Mussolini, si terrà regolarmente sabato 16 ottobre alle
10.30 presso la sala consiliare del Comune di Pescara. Lo ha reso noto il presidente dell’associazione, l’avvocato Fabrizio Piscione, spiegando che trattasi di un “evento culturale, espressione del diritto
costituzionalmente garantito di libera manifestazione del pensiero” e che risulta “inopportuno e inaccettabile pretendere la sospensione e/o il rinvio di ogni manifestazione e/o evento in Italia, sol perché in concomitanza con l’iniziativa, seppur condivisibile, dei sindacati” che si tiene “a oltre 200 km” di distanza.
“La manifestazione è stata programmata da circa un mese e mezzo – spiega Piscione in una nota – e la richiesta di concessione della sala consiliare, nel pieno rispetto del regolamento, è stata inoltrata in data 27 settembre 2021.
È solare l’assenza di qualsivoglia collegamento tra il nostro evento organizzato a Pescara e i deprecabili fatti di Roma. Pertanto, nessuna ‘provocazione’ è riconducibile alla scrivente associazione, che ha organizzato la presentazione del citato libro quando i fatti di Roma non erano né previsti né prevedibili”.
“Ad ogni modo – prosegue – nessuna incompatibilità sussiste tra la presentazione di un libro a Pescara e la manifestazione antifascista organizzata a Roma dai sindacati. Il libro di Edda Negri Mussolini è stato illustrato in trecento località di tutt’Italia, anche in comuni notoriamente di sinistra. In particolare, nella presentazione di Imola vi è stato uno scambio tra il libro scritto da Edda Negri Mussolini e un libro scritto da un partigiano. Nell’atto dello scambio si sono fraternamente abbracciati. Episodio che la nostra associazione auspica come simbolo di una riappacificazione che il tempo trascorso esige”. “Riteniamo – conclude – che la cultura sia l’antidoto ad ogni violenza, sempre e comunque da ripudiare. La presentazione di un libro da parte di una scrittrice che non è impegnata in attività politica non può ritenersi fonte di tensioni o di, interessate, strumentalizzazioni politiche”.