Pescara del Tronto. Sale il bilancio delle vittime: dieci i morti accertati fino ad ora a Pescara del Tronto (Marche) frazione di Arquata del Tronto in Provincia di Ascoli Piceno, che si aggiungono alle tredici vittime: due anziani coniugi di Arquata del Tronto, cinque ad Amatrice e sei ad Accumuli. Due eliambulanze stanno trasportando i feriti di Arquata e Pescara del Tronto dal campo sportivo dove è allestito il punto medico di prima assistenza, a Borgo di Arquata, negli ospedali di Ascoli Piceno, Fermo, San Benedetto del Tronto. In larga misura di tratta di persone con ferite e traumi di media gravità, provocati non solo dai crolli ma anche da cadute riportate scappando dalle abitazioni dopo la prima forte scossa delle 3:36. Il sisma ha letteralmente raso al suolo il piccolo centro di Pescara del Tronto dove si parla di centinaia di dispersi. I soccorritori, tra cui anche speleologi, percepiscono lamenti provenire da sotto i detriti e si sentono i telefonini fatti squillare dai dispersi per aiutare nella localizzazione chi è impegnato nelle ricerche. Gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno “estratto vive dalle macerie decine di persone a Pescara del Tronto”. Lo rende noto un comunicato del Cfs. “Gravemente danneggiato il paese di Pescara del Tronto, quasi raso al suolo mentre, la frazione di Peracchia di Acqua Santa Terme è ancora isolata”. Un elicottero della Forestale è partito poco fa da Falconara per una perlustrazione dell’area marchigiana. Si temono altre vittime anche ad Amatrice e ad Accumoli. “I centri colpiti dal terremoto sono pesantemente devastati”. Queste le parole dei soccorritori del soccorso alpino intervenuti ad Accumoli e Amatrice, i due paesi del Lazio maggiormente colpiti dal violento terremoto. Sul posto stanno operando al momento 65 uomini specializzati del soccorso alpino, speleologi, cinofili e 10 medici. “Al momento” spiegano “abbiamo una criticità dovuta alla mancanza di tavole spinali che stiamo cercando di recuperare negli ospedali”. Due bambini sono stati estratti vivi dalle maceri a Pescara del Tronto, si tratta di due fratellini di 4 e 7 anni, salvi grazie alla prontezza e al coraggio della loro nonna. La donna, presso la quale erano ospiti, li ha infilati insieme a lei sotto al letto. La donna risponde da sotto le macerie, ma non è stata ancora recuperata. Tutta la frazione risulta inaccessibile dalla statale con entrambe le vie bloccate. Si scava a mani nude ad Accumoli per cercare i quattro dispersi sotto le macerie, una giovane coppia e i loro due figli. I vigili hanno chiesto l’ausilio di una termocamera per evitare di scavare alla cieca. A rimuovere i massi c’è un escavatore privato. Vistosi crolli nella centrale piazza San Francesco, presso la stazione dei carabinieri, un bar e abitazioni private. In alcuni punti si sono aperte delle voragini che hanno inghiottito alcune auto. Si sta allestendo un campo dove gli sfollati passeranno la notte. “Avremo bisogno di generi di prima necessità da tutta Italia perché siamo completamente scollegati”. Lo afferma il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, facendo il primo punto della situazione nel suo Comune. “Dobbiamo allestire più di una tendopoli perché abbiamo 17 frazioni e in questi giorni ci sono molti villeggianti e dobbiamo vedere come sistemarli. Sui danni il sindaco sta ancora aspettando di avere il quadro preciso della situazione, “per fortuna abbiamo una struttura comunale e che potremo usare per l’accoglienza”. Il terremoto ha avuto conseguenze sulla rete elettrica ma non ha provocato danni agli impianti idroelettrici. Lo riferisce l’Enel, spiegando che al momento risultano disalimentate circa 6.000 utenze in particolare nei comuni di Accumoli, Leonessa e Amatrice nel Lazio. Interventi di ripristino sono in corso anche a Pescara del Tronto nelle Marche e Norcia e Cascia in Umbria.
Lasciare libere le strade di accesso alle zone colpite dal sisma, particolarmente la via Salaria, ma anche le linee telefoniche e cellulari per non intralciare i soccorsi. Sono due delle raccomandazioni date dalla Croce Rossa Italiana sul suo profilo Twitter. “Tutta la Croce Rossa in stato di mobilitazione” scrive il presidente Francesco Rocca ”Squadre cinofile, squadre di soccorso con 20 ambulanze in arrivo. Cucine da campo per assistenza alla popolazione in partenza per Amatrice e Accumuli. automobilisti invitati ad evitare di percorrere Via Salaria per permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere le zone colpite”. La Croce Rosa ha pubblicato un vademecum su cosa fare in caso di terremoto. Tra le indicazioni per chi è al chiuso si raccomanda di cercare riparo e non precipitarsi sulle scale o in ascensore, mentre chi è all’aperto deve recarsi nelle zone di raccolta evitando di usare il telefono e l’automobile. Intanto si sta mobilitando la macchina nazionale dei soccorsi: l’azienda ospedaliera di Perugia è disponibile a portare soccorsi con uomini e mezzi, in qualsiasi zona richiesta: lo rende noto attraverso l’ufficio stampa il responsabile del 118 regionale, Mario Capruzzi. Decine di pompieri e mezzi dei vigili del fuoco e un elicottero sono partiti all’alba anche dal comando di Bologna. Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha disposto l’invio di una colonna attrezzata della Protezione Civile, anche la Direzione regionale vigili del fuoco della Toscana ha attivato la colonna mobile regionale, versione sisma, facendo partire cinque sezioni operative dalle province di Firenze, Prato, Pisa, Siena e Arezzo. Allertate anche i nuclei U.S.A.R. (Urban Search And Rescue) e G.O.S. (Gruppo Operativo Speciale) Movimento Terra, che partiranno nelle prossime ore. E’ partito poco dopo le 8 di questa mattina un elicottero dell’Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) lombarda con a bordo un’equipe sanitaria e due unità cinofile. Sono già partite da Brescia tre unità dei Vigili del fuoco e 22 uomini: la sezione operativa con 9 uomini e vari mezzi, la sezione Gos (Gruppo operativo speciale) Movimento terra con bilici, e la Sezione Usar, specializzata nella ricerca di dispersi. . Il vice Presidente della Regione Puglia con delega alla Protezione civile, Antonio Nunziante, informa che ha già ricevuto l’ok alla partenza la colonna pugliese attrezzata, composta da cinque funzionari e 80 volontari, mezzi ed attrezzature. Due unità cinofile della Misericordia di Firenze, coordinate dalla Confederazione nazionale delle misericordie d’Itala, sono partite da Firenze nell’ambito delle operazioni di soccorso nelle zone colpite dal sisma della scorsa notte. Le unità cinofile saranno utilizzate per la ricerca di persone. “. Secondo quanto riferito da Del Giudice all’amministrazione comunale di Napoli è già giunta la richiesta di 4 grossi automezzi “per la rimozione delle macerie”. Squadre di protezione civile pronte da Firenze e dalla Basilicata.