L’Aquila. Avevano dato appuntamento al complice di un furto presso un distributore di benzina nella periferia Est dell’Aquila, ma ad attenderli hanno trovato le pantere della squadra Volante della Polizia del capoluogo. Si è concluso con l’arresto di due e la fuga di uno il blitz notturno di tre malviventi di nazionalità rumena, giunti da Roma per mettere a segno un furto in un’abitazione, alimentando un fenomeno che desta forte allarme sociale all’Aquila da dopo il sisma del 6 aprile 2009.
La banda ha forzato gli infissi di una casetta di legno, uno dei tanti manufatti provvisori realizzati da chi ha perso la casa, e portato via una valigetta, restituita poi al proprietario, all’interno della quale sono stati trovati altri oggetti che l’uomo non ha riconosciuto, perciò si ritiene siano provento di altri furti. All’esterno c’erano altre due valigie, pronte a essere caricate in auto. Allarmati dal derubato, che aveva notato un’auto sospetta, i poliziotti hanno intercettato uno dei tre nella zona di Sant’Elia. A bordo dell’auto dei malviventi sono stati rinvenuti un piccone e altri attrezzi da scasso, e il cellulare da cui hanno appreso il luogo dell’appuntamento. Al benzinaio la resa dei conti: uno è stato fermato subito, l’altro, è riuscito a sfuggire agli agenti dileguandosi nelle campagne vicine. I due arrestati, entrambi con precedenti di polizia specifici, sono G.N.C, 32 anni, e B.S.I., 33, e devono rispondere, in concorso, del reato di furto aggravato e il secondo anche di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Sono rinchiusi nelle camere di sicurezza della questura del capoluogo in attesa dell’udienza di convalida e contestuale giudizio direttissimo, come disposto dal sostituto procuratore Stefano Gallo.