L’Aquila. “Io coltivo un solo ruolo, quello di fare in modo che ci sia più potere e più strumenti al servizio degli obiettivi degli abruzzesi”. Così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, risponde alle polemiche sul suo doppio ruolo di governatore e di candidato del Pd al Senato alle prossime elezioni. “Siccome ci sono delle questioni che hanno bisogno di poteri e strumenti nazionali, ho detto di ‘sì’ alla richiesta della mia comunità politica di rappresentare l’Abruzzo a Roma. Noi creeremo le condizioni
affinché dopo 25 anni l’Abruzzo torni al governo del Paese” ha aggiunto D’Alfonso a margine della plenaria del Comitato europeo delle Regioni.
Le priorità “non negoziabili” che D’Alfonso promette di affrontare una volta eletto sono “il superamento del divario infrastrutturale”; “l’estensione della copertura delle reti di trasporto TenT” a tutto l’Abruzzo; “la difesa del mare blu”; “farci carico di categorie oggi dimenticate come i pescatori, che non hanno tutele una volta che hanno finito i lavorare”; bonificare in modo graduale “le aree industriali dismesse all’interno delle realtà urbane”; “rivedere il rapporto fra l’ospedalità di prossimità nei territori e quella negli hub delle città capoluogo”; e “fare in modo che ci sia un rapporto funzionante fra la scuola e il mondo del lavoro”.