L’Aquila. “Non c’è una cosa guardando al passato che possa essere considerata un’eredita e non un debito. La cosa grave è che Mauro Febbo non solo non sa nulla dell’oggi ma è ormai chiaro che non ha capito nulla del passato che lo riguarda”. Così Camillo D’alessandro a Mauro Febbo sulla questione dei fondi del dissesto idrogeologico. “E’ stato così sul blocco dei fondi del FSE, con l’Europa che ci ha presentato 190 contestazioni; è stato così con il Piano di sviluppo rurale, neanche da lui avviato; e adesso ci accorgiamo che l’ultimo dono viene dalla contestazione dei 28 milioni di euro del FSC destinati alla lotta contro il dissesto idrogeologico. Mi chiedo” conclude ” mentre tutto ciò accadeva, lui – così zelante nell’attività di denuncia – dove stava, che faceva, come ha immaginato di impegnare il tempo dei lunghi 66 mesi avuti a disposizione? Come sempre i conti si fanno alla fine”.