L’Aquila. Confermate in Cassazione le condanne inflitte in appello per il crollo della casa dello studente all’Aquila, avvenuto il 6 aprile 2009 a seguito del violento sisma che colpì il capoluogo abruzzese. La quarte sezione penale della corte di Cassazione ha confermato le quattro condanne per il crollo dell’edificio, emesse il 28 aprile 2015 dai giudici di secondo grado dell’Aquila, in cui morirono otto giovani studenti universitari: Luca Lunari, Francesco Esposito, Angela Cruciano, Davide Centofanti, Alessio Di Simone, Luciana Capuano, Hussein Hamade e Marco ALviani. Quattro anni per Pietro Centofanti, Tancredi Rossicone e Berardino Pace, tecnici del restauro alla struttura eseguito nel 2000, e due anni e sei mesi per Pietro Sebastiani, tecnico dell’Adsu e presidente della commissione di collaudo. Le accuse nei confronti degli imputati erano di omicidio colposo, disastro e lesioni. Alla lettura della sentenza da parte del presidente del collegio giudicante Rocco Blaiotta scene di commozione tra i numerosi famigliari delle vittime e i legali di parte civile presenti in aula.