Pescara. In una settimana la crescita nelle terapie intensive è stata del 18% negli ospedali sentinella della Fiaso. I non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 67% del totale. La metà dei non vaccinati prima di finire in ospedale godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Di contro i vaccinati in terapia intensiva sono il 33%: due su tre sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino e per l’85% dei casi si tratta di persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.
Il report settimanale degli ospedali Fiaso indica che nei reparti ordinari di area medica, incluse le sub-intensive, la crescita maggiore riguarda i soggetti vaccinati e, in ragione di tale aumento, la proporzione dei vaccinati (55%) fra i ricoverati in area medica supera quella dei non vaccinati (45%). “Un dato che va letto attentamente. Le infezioni ampiamente circolanti al momento incontrano più facilmente la massa di vaccinati molto più estesa rispetto ai non vaccinati, ed è normale che i più fragili fra i primi possano ammalarsi e finire in ospedale ma con sindromi non gravissime o, pur se positivi al Sars-Cov-2, essere ricoverati per altre malattie”. Il 72% dei vaccinati ricoverati è affetto da gravi comorbidità, mentre circa la metà dei pazienti non vaccinati (47%) era in completa buona salute prima del Covid. Permane la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 71 anni, i secondi 65 anni. Nella settimana 4-11 gennaio la crescita dei pazienti pediatrici sembra essersi arrestata. L’età media ponderata è di 4,3 anni. La classe di età maggiormente
colpita si conferma essere quella 0-4 anni: a essere colpiti sono in particolare i bambini molto piccoli, fra 0 e 6 mesi, che costituiscono il 42% dei pazienti pediatrici ricoverati. Dei bambini nei primi sei mesi di vita il 24% aveva entrambi i genitori vaccinati, il 37% il solo padre, il 10% la sola madre, il restante 29% nessun genitore vaccinato. “Significa che nella fascia di età fra 0 e 6 mesi ben il 76% dei piccoli ricoverati aveva almeno un genitore non vaccinato – spiega Fiaso – Appare importante da questi dati la vaccinazione dei genitori per la protezione dei bambini molto piccoli”.