Pescara. Durante la seconda ondata gli uomini sono usciti più delle donne :66% a fronte del 51,2%, mentre rispetto all’età sono soprattutto gli adulti nelle classi di età centrale e in particolare tra i 45 e i 54 anni a essere usciti più numerosi (oltre il 66,6%).
Quote più basse si registrano invece tra gli anziani: è uscito il 43,4% dei 65-74enni e appena il 28,7% degli ultrasessantacinquenni.
Lo rileva l’Istat nel report “I cittadini durante la seconda ondata epidemica: 12 dicembre 2020 – 15 gennaio 2021”, pubblicato oggi.
La quota più alta di chi è uscito si riscontra tra gli occupati (oltre 7 su 10) mentre tra casalinghe, studenti e ritirati dal
lavoro sono uscite poco più di 4 persone su 10. Chi è uscito lo ha fatto principalmente per lavoro (44,5%) o per
fare la spesa (35,0%). Il 21,4% è uscito per fare una passeggiata.
Meno frequenti gli altri motivi: sport, shopping, visite, ecc. Chi è uscito lo ha fatto per lo più di mattina (80,5%) o nel pomeriggio (48,6%). Solo il 3,9% è uscito nelle ore serali. Solo per il 10,7% la frequenza degli spostamenti non ha subito modifiche mentre un marginale 1,4% esce di più.
I cambiamenti hanno riguardato soprattutto i cittadini del Mezzogiorno (91,5%), meno i residenti nelle regioni del Nord (81,5%) dove si sono conservate, più che altrove, le abitudini di spostamento.
Durante seconda ondata uscito 58,3% italiani. 87,2% cittadini usciti meno spesso rispetto a pre-pandemia
In un giorno medio della settimana, durante la seconda ondata, è uscito il 58,3% dei cittadini di 18 anni e più. Il 41,7% è rimasto in casa.
Il 63% di chi è uscito lo ha fatto una sola volta, il 27,7% due volte e i rimanenti più di due volte . Rispetto al pieno lockdown (28,0%) è aumentata la quota di persone che sono uscite, ma si è ben lontani dalla normalità. L’87,2% della popolazione afferma di uscire meno spesso rispetto al periodo pre-pandemico.