Pescara. “La situazione Coronavirus è sostanzialmente sotto controllo”. È il commento del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della seduta dell’Unità di crisi che si è tenuta oggi pomeriggio, a cui il governatore ha partecipato insieme all’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì.
“Ci sono state fatte delle proiezioni in base all’attuale andamento e se non ci saranno vorticosi incrementi o ondate anomale fino a Natale la nostra Regione non rischia passaggi di colore o restrizioni particolarmente significative. Il che non vuol dire che dobbiamo stare tranquilli. Approfitto dell’occasione per lanciare l’appello a adottare comportamenti adeguati. Purtroppo per molti l’idea che essendosi vaccinati non ci si ammala fa rilassare troppo i costumi. Ci sono troppe situazioni di assembramento in cui vengono meno tutte le difese e con l’arrivo del freddo evidentemente si è tutti più esposti. Abbiamo registrato un aumento significativo. Il 25% per cento dell’incremento di quest’ultima settimana si registra nella fascia di età sotto i 13 anni che è la fascia che non è vaccinata. La fascia di età che invece arriva a 19 c’è l’incremento del 7%, è evidente che c’è una differenza. Tuttavia questi bambini, questi ragazzi, non finiscono in ospedale, rischiano di finirci le persone più anziane. Lì c’è sempre una netta prevalenza di persone non vaccinate che finisco in ospedale o in terapia intensiva. Quindi noi abbiamo dato indicazione di intensificare le campagne di tracciamento: tamponi. Oggi la gran parte della popolazione che si è vaccinata tende a non farlo più, perché lo ritiene non necessario, poi magari scopriamo gli asintomatici quando finiscono in ospedale per altre ragioni. Una quota significativa delle persone che vengono registrate come pazienti in area medica di malattie infettive sono in realtà persone che non avevano sintomi che sono andati in ospedale per fare altri tipi di accertamenti e poi sono state scoperte positive ai controlli. E solo a quel punto vengono registrate. Resta il fatto che l’incidenza delle persone non vaccinate che finiscono in ospedale e in terapia intensiva è molto superiore a quella di chi si vaccina. Dobbiamo intensificare la campagna vaccinale, convincere le persone a fare il vaccino e tornare a farlo a chi ha superato i sei mesi dal secondo vaccino e quindi deve fare il richiamo. Stiamo al lavoro per intensificare questa campagna”.
Più contagi nella scuole ma non sono previste restrizioni negli istituti scolastici
“Si adottano misure restrittive nei casi particolari che lo necessitano. Dove si supera una certa soglia se bisogna andare in dad si va in dad. È chiaro che il tema scuola diventa complicato nel momento in cui i trasporti sono al 100 per 100, gli orari d’ingresso non sono sfalsati, si tornano quindi a creare quelle abitudini, quei comportamenti, quegli assembramenti che incrementano la circolazione del contagio. Soprattutto tra i più piccoli. Lavoreremo per intensificare i controlli e gli screenin”.
Secondo il presidente chi non fa il vaccino, in base “a scelte irrazionali e sbagliate”, finendo in terapia intensiva, non fa male solo a se stesso ma anche a tutta la comunità perchè chi necessita di quel tipo di assistenza sottrae rianimatori alle sale operatorie, noi siamo già in alcuni casi a limite”.