L’Aquila. Imperativo: restrizioni sui luoghi di lavoro subito. “Bene le misure più restrittive per i non vaccinati ma devono valere da subito anche per i luoghi di lavoro”. Lo afferma Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia: “Chi si oppone a tali misure”, rileva, “decide di compromettere la ripresa economica ed occupazionale del nostro Paese”. “Non è più il momento”, sottolinea Scordamaglia in una nota, “di continuare a convincere gli indecisi, bisogna andare avanti con le misure stabilite e farlo con determinazione e serietà”. Il settore manifatturiero italiano e la crescita del Paese “non può essere ostaggio di chi si oppone al vaccino per pura ideologia”. Scordamaglia chiarisce come “il coraggio delle decisioni prese dal governo e dell’applicazione delle misure che ne sono conseguite, ha reso l’Italia modello della lotta al virus.
Ha permesso al nostro paese di recuperare il crollo dai precedenti lockdown posizionandoci addirittura più avanti di paesi storicamente trainanti come Germania e Francia. Non siamo però ancora salvi del tutto, siamo ancora a rischio, nel cuore di una delicata fase di transizione, nella quale un nuovo arresto dato da nuove chiusure ci farebbe precipitare nuovamente in difficoltà e recessione”. E’ per questo che dovrebbe essere chiaro a tutti, prosegue, “come la ripresa economica ed occupazionale del paese non possa essere ostaggio di speculazione politica, elettorale, ideologica o di consenso. Stiamo recuperando oltre 500.000 posti di lavoro persi lo scorso anno per il lockdown, non arresteremo questo trend per pochi irresponsabili”. “Decisioni a metà, peraltro scientificamente infondate come la proposta di continuare a consentire i tamponi solo nei posti di lavoro”, conclude, “sono inaccettabili e prive di qualsiasi valore scientifico”.