L’Aquila. Sono 19 i nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall’analisi di 2.745 tamponi molecolari: è risultato positivo lo 0,69% dei campioni. Non si registrano decessi recenti. Il bilancio delle vittime resta fermo a 2.512. Scendono ancora i ricoveri, che passano dai 33 di ieri ai 29 di oggi, tornando ai valori della metà di agosto 2020. I nuovi positivi hanno età compresa tra 8 e 94 anni. Gli attualmente positivi sono 1.025 (-12): 28 pazienti (-3) sono ricoverati in ospedale in area medica e uno (-1, senza nuovi ingressi) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 996 (-8) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 71.175 (+30).
Del totale dei 74.712 casi complessivamente accertati in Abruzzo, 18.976 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+8), 19.438 in provincia di Chieti (+5), 18.177 in provincia di Pescara (+1), 17.412 in provincia di Teramo (+5) e 587 fuori regione (+1), mentre per 122 (-2) sono in corso verifiche sulla provenienza. Intanto continua a preoccupare la possibile circolazione della variante Delta, anche se i casi emersi fino ad ora sono solo cinque.
Sul tema lancia l’allarme il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari, in quota M5s, che invita a non sottovalutare la questione.
“Non bisogna trascurare l’aumento di contagi in Abruzzo riconducibili alla cosiddetta variante Delta”, dice, “la nostra regione è una delle due in Italia che registra un aumento sostanzioso di contagi, rispetto alle ultime settimane. Anche se siamo ancora nella zona di non criticità, invito l’Assessore Verì a non sottovalutare i dati e incrementare il tracciamento dei positivi al fine di isolare immediatamente i casi ed evitare che la situazione diventi critica”.
“Non dobbiamo abbassare la guardia: siamo vicini alla scadenza dell’obbligo delle mascherine all’aperto, le alte temperature spingono le persone ad uscire e, ora più che mai – aggiunge – i rischi non devono essere minimizzati. Le operazioni di tracciamento sono diminuite troppo, dovrebbe essere riattivata la task force per l’analisi dei tamponi e riportarla a circa cinquemila unità giornaliere come negli scorsi mesi. La variante va stoppata il prima possibile”. Da qui l’invito alla Regione “a fare quanto di propria competenza e ai cittadini a non abbassare troppo la guardia”.