“Già fra 4 o 5 giorni, se osserveremo dei picchi di contagi nelle città dove ci sono stati comportamenti a rischio, vedremo se” con i festeggiamenti per la vittoria agli Europei “abbiamo rischiato troppo. Speriamo che avvenga quello che è accaduto con i festeggiamenti che ci sono stati quando a Napoli per la Coppa Italia o Milano quando l’Inter ha vinto lo scudetto: ci sono stati assembramenti simili, ma non si è osservato nessun picco di casi”.
Così l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico, durante la trasmissione ‘Agorà estate’, su Rai Tre. “A quei tempi”, ha precisato, “non c’era la Delta ma c’era la variante Alfa che impazzava. E’ vero che è meno diffusiva ma comunque non c’è stato quello che temevamo. Speriamo che sia così anche stavolta, ma abbiamo paura”.
“Le mascherine all’aperto già ora vanno usate quando c’è un assembramento o quando si è a meno di 1 metro da un’altra persona. Ma se uno è da solo o distanziato da altre persone, all’aperto è il posto in cui veramente c’è il minimo rischio di infettarsi, quindi è la cosa che considererei per ultima”. Così l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico, durante la trasmissione ‘Agorà estate’, su Rai Tre, in merito all’ipotesi di rimettere l’obbligo di mascherine all’aperto, in considerazione della maggior circolazione della variante Delta e della ricrescita dei contagi. (