L’Aquila. È ferma al 7%, nelle 24 ore in Italia, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ occupata da pazienti con Covid-19 (esattamente un anno fa era al 6%) e il valore più alto si si registra in Sicilia (16%). E’ stabile al 2% anche la percentuale di terapie intensive occupate da parte di pazienti con Covid-19 (un anno fa era anch’essa al 6%) e il valore più alto in questo caso è quello Valle d’Aosta (8%).
È quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 15 giugno 2022, pubblicati oggi e che mostrano una sostanziale stabilità. In 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica o ‘non critica’ occupata da parte di pazienti con Covid-19 cala in 4 regioni o province autonome: Basilicata (10%), Calabria (14%), Emilia Romagna (7%), Sardegna (6%); mentre cresce in 3: Campania (8%), Sicilia (16%), Valle d’Aosta (15%). E’, invece, stabile in 14 regioni: Abruzzo (al 9%), Friuli Venezia Giulia (7%), Lazio (7%), Liguria (2%), Lombardia (5%), Marche (7%), Molise (6%), Pa Bolzano (9%), Pa Trento (5%), Piemonte (3%), Puglia (7%), Toscana (4%), Umbria (14%) e Veneto (3%).
Nello stesso arco di tempo, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive cresce in Campania (3%) e cala in 3 regioni o province autonome: Marche (2%), Pa Trento (1%), Piemonte (1%). E’ invece stabile in 17: Abruzzo (al 1%), Basilicata (1%), Calabria (1%), Emilia Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (2%), Lazio (3%), Liguria (9%), Lombardia (1%), Molise (5%), Pa Bolzano (1%), Puglia (2%), Sardegna (3%), Sicilia (3%), Toscana (2%), Umbria (0%), Valle d’Aosta (8%) e Veneto (1%).