“La seconda ondata pandemica di Covid-19 in Italia non è “ineluttabile” e “non è detto che ci sarà”, ma “fondamentali restano la prudenza e la massima cautela”. A sostenerlo, a fronte dei numeri in crescita dell’epidemia all’estero con il Belgio che ha già dichiarato l’arrivo della seconda ondata, è Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e past president della Societa’ italiana di Malattie Infettive (Simit).
“Una seconda ondata nel nostro Paese”, spiega l’esperto,”potrebbe diventare probabile nel momento in cui si evidenziasse una incapacità in termini di individuazione dei nuovi focolai e di mantenimento delle misure prudenziali adottate”. Rispetto alla situazione internazionale, secondo Galli va però sottolineato come “altri Paesi abbiano molto abbassato la guardia in confronto a quanto accade in Italia, adottando atteggiamenti meno attenti”.
Dunque, una seconda ondata pandemica potrebbe essere evitabile, ma a patto, appunto, di non abbassare la guardia: “Al momento non ci sono elementi scientifici che ci possano far dire che il virus SarsCov2 sia mutato o abbia cambiato caratteristiche e dobbiamo sempre considerare che il contagio continua ad esserci, soprattutto per la presenza dei cosiddetti soggetti ‘super-diffusori'”. Quindi, conclude Galli, “è fondamentale ribadire la necessità di atteggiamenti di prudenza ed il rispetto da parte di tutti delle misure di prevenzione del contagio”.