L’attuale percentuale di positivi ai test molecolari, pari al 2%, è quadrupla rispetto a quella rilevata a metà luglio 2020, quando era dello 0,5%. Sempre rispetto a un anno fa è invece confrontabile il valore medio dei decessi, mentre i pazienti ricoverati nelle terapie intensive è più che raddoppiato.
E’ il confronto fra la situazione attuale dell’epidemia di Covid-19 in Italia e quella di un anno fa, analizzato dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). “Quella attuale e quella dello scorso anno – osserva l’esperto – sono comunque situazioni nelle quali pesano fattori di tipo diverso, a partire dalla campagna di vaccinazione”. I dati elaborati da Sebastiani indicano che la percentuale dei positivi ai test molecolari è al momento pari al 2%, in fase di crescita esponenziale con tempo di raddoppio degli incrementi pari a circa 6 giorni, mentre a metà luglio dello scorso anno era in fase di stasi e pari al 0.5%.
Per quanto riguarda la media del numero dei pazienti ricoverati nelle unità di terapia intensiva, la media degli ultimi sette giorni è 160; nel periodo corrispondente dello scorso anno la media del numero dei pazienti era 64. Attualmente, infine, la media del numero degli ingressi negli ultimi sette giorni è 7 al giorno: un dato che è impossibile confrontare con i valori di un anno fa in quanto allora gli ingressi giornalieri non erano disponibili.