Vaccinare contro la Covid-19 “nel più breve tempo possibile” il 70% degli italiani con l’aiuto dei medici convenzionati e con lo stanziamento di nuove risorse economiche. Questo è l’obiettivo che ha proposto lo Smi, il Sindacato dei medici italiani, inviando una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, con le proprie proposte per l’impegno dei medici nella campagna vaccinale di massa.
“Ribadiamo la nostra volontà di collaborare alla campagna vaccinale anti Covid che ha come obiettivo la vaccinazione del 70% della popolazione italiana nel più breve tempo possibile. Per questo scopo – rileva il sindacato – riteniamo che sia necessario lo stanziamento di un congruo finanziamento di almeno di 1 miliardo e 200 milioni euro al fine coprire 80 milioni di vaccinazioni (tra la prima e la seconda dose).
I fondi necessari per la copertura economica trovano allocazione nell’ultimo punto degli obiettivi generali della missione 6 Salute del Piano di resilienza”. I medici dello Smi chiedono “che sia consentito il coinvolgimento alle attività vaccinali anche su quota oraria di tutte le figure contrattuali della medicina generale convenzionata” e propongono che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, “si preveda lo stanziamento di un miliardo di euro e 200 milioni” di euro “rimodulando le voci” per la Missione 6 Salute, “al fine di finanziare 80 milioni di vaccinazioni a 15 euro a dose singola di vaccino per coprire i costi dell’inoculazione e della sanificazione degli studi dei medici”.