Chieti. L’80 per cento degli anziani della provincia di Chieti ha ricevuto il vaccino anti Covid, con punte anche superiori, come il 95% a Ripa Teatina, il 94% a Celenza sul Trigno, l’89% a Treglio, Torricella Peligna, San Giovanni Teatino. In totale hanno ricevuto almeno una dose 20.413 anziani su 25.497 che hanno aderito sulla piattaforma regionale.
Lo ha reso noto il direttore dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, evidenziando che a questo punto ”restano essenzialmente le persone che sono impossibilitate a muoversi, e che”, dice, “dobbiamo raggiungere nel loro domicilio. A tal fine – aggiunge – , e per arrivare anche alle comunità più lontane e disagiate abbiamo attivato due équipes mobili, che devono però intervenire su un territorio esteso e montuoso, non agevole da percorrere. I tempi di viaggio peseranno indubbiamente sulla velocità di quest’ultimo miglio della campagna, ma con le forze che possiamo mettere in campo faremo il massimo possibile”.
A tale riguardo domani i Medici di medicina generale incontreranno la Direzione Asl per la definizione dell’accordo aziendale sulla partecipazione alla campagna vaccinale: hanno aderito in 180, e tra questi solo 65 si sono detti disponibili alla somministrazione domiciliare. E un invito ai Sindaci ad attivarsi affinché nei loro Comuni possano farsi parte attiva nel coinvolgimento dei Medici di medicina generale è arrivato dal prefetto di Chieti Armando Forgione, il quale nell’incontro di oggi ha sollecitato un’ampia quanto necessaria partecipazione, al fine di completare nel più breve tempo possibile la messa in sicurezza della popolazione più vulnerabile ed esposta alle peggiori complicanze del contagio. Per quanto riguarda la vaccinazione dei soggetti fragili, iniziata da poco, con la chiamata che segue il criterio della gravità della patologia in senso decrescente, al momento è stato vaccinato il 30% degli iscritti in piattaforma, in totale 34 mila persone.
A partire dal 19 aprile inizierà anche la vaccinazione delle persone in età compresa tra 70 e 79 anni, che, com’è noto, si sono registrate sulla piattaforma di Poste italiane alle quali è stato riservato un primo blocco di 30 mila posti disponibili fino a fine maggio, nel frattempo – fa sapere la Asl – si proseguirà in contemporanea anche con le altre categorie prioritarie fino a esaurimento delle stesse.