“La recente Determina di Aifa sull’uso degli anticorpi monoclonali prevede la somministrazione il più precocemente possibile rispetto all’insorgenza dei sintomi, e comunque non oltre i dieci giorni dall’inizio degli stessi. Avere linee guida e un percorso strutturato significa determinare un invio appropriato del paziente dal punto di vista temporale, ma anche rispetto alla struttura individuata a livello aziendale per fornire la terapia, in attesa che la pratica dell’utilizzo di questi farmaci possa definirne profili di sicurezza per una partecipazione più diretta da parte del medici di medicina generale nei vari setting, incluso quello domiciliare. Auspichiamo che questa esperienza vada verso una più concreta integrazione tra Medicina Generale e Ospedale, base per sviluppare ulteriori progettualità”. Lo ha osservato nel corso del webinar Walter Marrocco, responsabile scientifico Fimmg, la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale.
“Ad un mese dall’emanazione della Determina Aifa, conseguente al Decreto che ha autorizzato la temporanea distribuzione degli anticorpi monoclonali, non ci sono state ancora fornite le linee di indirizzo nazionali sulle cure domiciliari dei pazienti Covid, né i percorsi strutturati che le Regioni devono fornire per consentire ai medici di medicina generale di indirizzare i pazienti Covid nel modo più appropriato e più rapido all’uso di questi farmaci – ha aggiunto Tommasa Maio, vicepresidente Metis – serve chiarezza sul percorso che il paziente deve seguire per poter accedere alla somministrazione del farmaco – conclude Maio – serve inoltre che siano indicate procedure codificate per la presa in carico e per l’integrazione con il centro indicato dalla regione come riferimento per il medico di famiglia”.