Teramo. Inizia oggi alle 18, al santuario di San Gabriele a Teramo, la 40esima Tendopoli dei giovani. Un anniversario importante, i quarant’anni, come del tutto particolare sarà questa edizione, perché virtuale, causa Covid-19. “Virtualtend”, il titolo di questa edizione 2020, vedrà una sola tenda piantata nel piazzale del santuario e tanti giovani che da casa parteciperanno virtualmente. Una scelta obbligata, visto che, come spiega l’ideatore della Tendopoli, il passionista padre Francesco Cordeschi, “il coronavirus ci ha impedito di piantare le tende, ma non riesce a fermare il nostro desiderio di esserci, di incontrarci, di raccontarci la vita che si dilata nel nostro cuore: perché essere tendopolisti non è abitare una tenda, ma essere tenda. Per questo la ‘Virtualtend’ è l’occasione per vederci e sentirci, non dentro le tende piantate, ma dentro tende vissute”.
Domani mattina, alle 9, la prima relazione di padre Francesco, “La tenda si vive” aprirà la serie di incontri virtuali. Nei giorni seguenti altri incontri virtuali, momenti di preghiera (come il collegamento di venerdì, alle 21, col santuario del Beato Bernardo Silvestrelli a Moricone per l’adorazione eucaristica), testimonianze dei giovani, momenti di festa.
La 40esima edizione della Tendopoli si concluderà sabato, alle 11.30, con la messa celebrata all’aperto, alla quale parteciperanno in presenza numerosi giovani tendopolisti. Domenica 30, poi, numerosi pellegrini arriveranno al santuario da varie parti d’Italia per l’annuale festa popolare di San Gabriele. A causa dell’emergenza coronavirus, si prevedono meno pellegrini rispetto agli altri anni, tuttavia il santuario svolgerà il consueto programma religioso, che prevede messe celebrate ogni ora.
La messa delle 11 sarà presieduta da monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri. Alle 12 l’urna del santo farà un passaggio tra i pellegrini disposti a distanza nel piazzale del nuovo santuario e ci sarà un particolare affidamento di bambini e ragazzi al santo dei giovani. Alle 16, secondo passaggio dell’urna del santo, con una preghiera speciale per tutti i deceduti e i malati a causa del coronavirus. La messa delle 17 sarà presieduta da monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto.