L’Aquila. “Al momento attuale i dati che l’Istituto Superiore di Sanità e la Protezione Civile rendono pubblici sono estremamente scarsi: in questo modo la comunità scientifica nel suo insieme non è in grado di fare valutazioni affidabili”: lo scrive l’Accademia dei Lincei nel documento in cui lancia un appello all’importanza di rende pubblici i dati relativi all’epidemia di Covid-19 in Italia.
Tutti i dati sull’epidemia di Covid-19 “devono essere resi pubblici, ovviamente nel rispetto della privacy”: continua in un documento l’Accademia dei Lincei, “per poter coinvolgere la comunità scientifica nel governo dell’epidemia” in quanto “in assenza di trasparenza ogni conclusione diviene contestabile sul piano scientifico e, quindi, anche sul piano politico”.
Riferendosi ai dati trasmessi dalle Regioni al Governo, e quindi all’Istituto Superiore di Sanità, l’Accademia dei Lincei rileva che “la trasparenza di tutti i dati riguardanti la pandemia Covid-19 è fondamentale per la democrazia che si basa sul principio che tutte le scelte importanti devono
essere fatte sulla base di informazioni analizzate e discusse pubblicamente”. Senza trasparenza, si legge ancora nel documento, “è impossibile arrivare a decisioni condivisibili e condivise” e, oltretutto, “l’informazione carente lascia spazio a dubbi e indebolisce la posizione delle istituzioni”.
Per i Lincei “non è ammissibile che il pubblico abbia accesso solo alle conclusioni e non ai dati originali. Bisogna evitare che si possa pensare che la mancata presentazione dei dati originali sia dovuta alla paura che si possano trovare errori o imprecisioni nell’analisi fatta o inconsistenze nei dati stessi. La trasparenza è particolarmente importante soprattutto relativamente all’esigenza di controllare lo sviluppo dell’epidemia e prendere le misure appropriate”.