L’Aquila. E’ ancora una volta la provincia dell’Aquila quella a far registrare più nuovi casi in Abruzzo: l’incremento, in 24 ore, è di ben 212 unità. Segue a ruota il Teramano, con +185. Poi ci sono il Chietino (+131) e il Pescarese (+100). A livello territoriale, sono proprio i due capoluoghi di provincia, L’Aquila e Teramo, rispettivamente con 60 e 54 nuovi casi, le località a far registrare il maggior incremento.
L’emergenza abruzzese, nelle ultime settimane, è rappresentata proprio dalle province di L’Aquila e Teramo. Nell’Aquilano in un mese i contagi sono aumentati del 500%. In provincia dell’Aquila si registrano complessivamente 4.531 casi dall’inizio dell’emergenza. Mille in più in una settimana: sette giorni fa erano 3.494. Il dato è addirittura raddoppiato rispetto a due settimane fa, quando il totale era fermo a 2.333. Per capire quanto rapidamente il virus stia circolando nell’Aquilano – territorio solo lambito dall’emergenza nella fase primaverile – basta fare il confronto con i dati di un mese fa: 752 i casi complessivi. In 30 giorni c’è stato un incremento del 502%.
L’epidemia corre spedita anche nel Teramano. La provincia, con 3.967 casi complessivi, è al secondo posto in regione dopo quella dell’Aquila. Una settimana fa i contagi totali erano 3.095, cioè circa 900 in meno, e due settimane fa erano 2.016, ovvero la metà di oggi. Anche in questo caso il confronto mensile dà la misura della circolazione del virus: un mese fa i casi totali erano 931. L’incremento, in trenta giorni, è stato del 326%.