Amatrice. Il premier Giuseppe Conte è arrivato al campo di calcio di Amatrice per la cerimonia di commemorazione del quarto anniversario del terremoto del Centro Italia. E il premier ha toccato subito con mano l’amarezza degli amatriciani, che non hanno riempito i posti previsti per la platea. Una volta entrato nel campo di calcio il premier si è avvicinato ad una delle residenti di Amatrice.
“Siamo amareggiati, ci sono solo promesse, solo promesse”, ha protestato la donna parlando con Conte e chiedendo un incontro “vis a vis” con il capo del governo. “Ne parliamo dopo la cerimonia signora, ne parliamo a casa sua”, ha risposto Conte. Alla cerimonia sono presenti anche il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il commissario al sisma Giovanni Legnini e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. In questi minuti ha avuto inizio la messa di commemorazione.
Un gruppo di cittadini di Amatrice che indossano una maglietta con scritto ‘Presidente Conte vogliamo parlare con te’ hanno fermato brevemente il capo del Governo al suo arrivo sul prato del campo sportivo di Amatrice, dove si sta svolgendo la messa in ricordo delle vittime. La scena è stata ripresa dalle telecamere del Tg1. “Vogliamo concretezza, siamo stanchi delle promesse. Io lasciato la terra – ha detto una donna a Conte – Siamo stanchi. Voglio risposte dal presidente”. La donna ha anche raccontato della tragica morte del marito al presidente del Consiglio, che la ha ascoltata in silenzio: “Dopo vengo a casa sua e parliamo”, le ha risposto poi Conte, “non voglio interrompere la cerimonia. Capisco le sue posizioni e la sua insoddisfazione”. Ad accompagnare Conte c’era il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella, che ha provato a spiegare alla donna che c’è in corso una “semplificazione importante” nelle procedure di ricostruzione. “Ne parleremo dopo” ha aggiunto Conte, prima di prendere posto per la messa.