Pescara. “La Corte di giustizia ha negato la proroga automatica, ma ha concesso importanti aperture. Subito una legge nazionale di riforma del demanio marittimo”. Così il presidente del SibConfcommercio Abruzzo, Riccardo Padovano, a proposito della bocciatura, da parte della Corte europea, della proroga automatica decisa dall’Italia per le concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020. “Dalla sentenza dice Padovano traiamo ulteriori motivi di sostegno per le nostre rivendicazioni di tutela delle imprese esistenti sia perché il demanio marittimo non costituisce una risorsa limitata, per cui non è certa l’applicazione della Bolkestein in tutti i comuni italiani, sia perché vi è l’importante riconoscimento della necessità di tutelare il legittimo affidamento delle imprese balneari qualora, al momento del rilascio della concessione, sia stato osservato il principio della pubblica evidenza”. “Nei prossimi giorni aggiunge faremo ulteriori approfondimenti sulla sentenza, ma possiamo affermare che alla luce delle importanti aperture insite nella sentenza sia giunto il momento per l’Italia di dotarsi di una seria legge di riforma dell’uso del demanio. In questi giorni al Parlamento se ne stanno gettando i principi fondanti attraverso una delega al Governo. Occorre dare concretezza a questi principi e occorre farlo in temi brevi. Non ci sono più motivi per ritardare l’avvio della riforma e di farlo con il contributo determinante delle Regioni e delle associazioni di categoria”. “Le imprese che operano sul demanio lo chiedono da anni e aspettano da tempo di poter rilanciare gli investimenti e alzare ulteriormente la qualità e la quantità dei servizi nel rispetto di una tradizione e di una specificità che ha fatto del comparto balneare una delle punte di diamante del turismo italiano e che chiedono con forza gli sia riconosciuta”, conclude il presidente del Sib.