Pescara. I vaccini anti Covid hanno ridotto casi, isolamenti, ricoveri e decessi nelle Rsa, e anche sugli operatori sanitari gli effetti positivi sono tangibili, con una efficacia del 95%. Lo affermano due studi pubblicati oggi e coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità. La prima analisi è un aggiornamento del report periodico sulle Residenze assistenziali, aggiornato al 25 aprile e pubblicato sul sito Epicentro, a cui hanno partecipato 842 strutture.
Nel mese di novembre 2020, si legge, l’incidenza settimanale di Covid ha raggiunto un picco del 3,2% nelle strutture residenziali per anziani e del 3,1% in tutte le strutture residenziali, mentre nell’ultima settimana di febbraio, nei mesi di marzo e aprile si raggiungono valori sovrapponibili o inferiori a quelli registrati nella prima settimana di ottobre (0,4% nelle strutture residenziali per anziani e del 0,3% in tutte le strutture residenziali nella settimana dal 19 al 25 aprile 2021). Andamenti simili si hanno per gli altri parametri considerati.
“In controtendenza con il dato nazionale, – concludono gli autori – si è osservata nelle strutture residenziali una progressiva riduzione dei casi, degli isolamenti, delle ospedalizzazioni e dei decessi nei mesi di febbraio-aprile 2021. Questo dato è presumibilmente da considerarsi in relazione all’inizio della campagna vaccinale”. Anche negli operatori sanitari, evidenzia un altro studio pubblicato su Eurosurveillance, gli effetti dei vaccini sono evidenti. In questo caso l’analisi ha riguardato 6423 operatori della Ulss 2 di Treviso nel periodo gennaio-marzo 2021.
“I risultati sono molto confortanti – concludono gli autori -: anche se lo studio è stato condotto in un periodo dove l’incidenza della malattia era importante e su una popolazione a particolare rischio di contatto con persone potenzialmente infettanti, il vaccino, dopo 2 dosi, ha mostrato un’efficacia del 95%, rispetto agli operatori non vaccinati, nel prevenire l’infezione sia sintomatica che asintomatica”.