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Compare davanti al giudice il primario di ginecologia dell’ospedale di Pescara

Redazione Centrale di Redazione Centrale
9 Ottobre 2015
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Pescara. Nuova udienza, questa mattina, davanti al gup del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, per il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale del capoluogo adriatico, Maurizio Rosati, 54 anni, originario di Atri (Teramo), accusato di omissione di atti d’ufficio, interruzione di servizio pubblico, abuso d’ufficio e peculato. tribunale13Rosati, che ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato, è stato interrogato per quasi cinque ore dal pm Gennaro Varone, e dai difensori delle parti civili. Il primario ha respinto le accuse sottolineando di aver sempre operato in funzione delle classi di priorità stabilite dalle norme. Rosati, inoltre, ha rivendicato l’organizzazione del reparto, sostenendo che avrebbe compiuto un salto di qualità. Il primario ha poi aggiunto di aver introdotto tecniche di avanguardia e che questo avrebbe comportato maggior dispendio di tempo e quindi l’allungamento delle liste di attesa. Secondo l’accusa, Rosati avrebbe “indotto le sue assistite bisognose di prestazioni ginecologiche, a rivolgersi a lui come medico privato a garanzia di un rapido scorrere della lista di attesa operatoria, altrimenti impegnate per mesi, se non per anni”. Inoltre, sempre secondo l’accusa, avrebbe “dimesso o fatto dimettere pazienti, pur bisognose di interventi ginecologici, che si erano rivolte a medici diversi da lui per visite private, determinando con questo accentramento una lista di attesa – spesso arbitrariamente compilata in ritardo per evitare si scoprisse il disservizio provocato – per la chirurgia ginecologica interminabile che induceva le pazienti o a rivolgersi a lui quale medico privato o a rivolgersi ad altre strutture con attese che provocavano ingiustificate sofferenze”. Inoltre, il primario è accusato di peculato in concorso con la sua collaboratrice, Antonietta Giglio, in quanto avrebbe “affidato” alla donna il telefono mobile aziendale, il cui costo era a carico della Asl, “affinché ne disponesse liberamente come fosse proprio”. La prossima udienza si terrà il 12 novembre alle 10.30.

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