Pescara. Dichiarazione di condanna dell’attacco all’Ucraina all’unanimità dai vertici del Comitato europeo delle regioni, riunito ieri e oggi a Marsiglia per il Summit sulle Regioni e le città organizzato nell’ambito della presidenza francese dell’Ue.
È “un atto criminale contro il popolo ucraino, la sua sovranità e la sua integrità territoriale”, affermano dal Comitato, “viola il diritto internazionale, il nostro ordine mondiale basato su regole e mette a repentaglio l’intero sistema di sicurezza e stabilità in Europa; le città e le regioni ucraine sono i nostri partner diretti”.
“Salutiamo la forza e il coraggio del popolo ucraino e siamo in piena solidarietà con loro – si afferma nella dichiarazione -. Chiediamo a tutti i Governi locali e regionali dell’Unione europea di sostenere l’Ucraina in questi momenti di bisogno. Il presidente Putin deve fermare la sua guerra!”. “La dichiarazione significa qualcosa di molto semplice: che c’è un legame forte, una forte identità, non solo con le regioni, con le autorità locali e regionali, che in Ucraina soffrono di questa terribile devastazione della guerra, ma anche con le regioni e le autorità locali che all’interno dei Paesi che sono membri dell’Unione europea stanno accogliendo i nostri rifugiati ospitanti da questo conflitto in Ucraina”, spiega Vasco Cordeiro, primo vicepresidente del Comitato europeo delle regioni. “Questo non è un problema dell’Ucraina, non è un problema che può essere isolato – aggiunge poi Cordeiro -. Ha un impatto non solo sui principi, ma penso e temo che in futuro ci saranno conseguenze di questo conflitto in Europa”. E nella dichiarazione “si afferma che rimaniamo forti e impegnati con i valori, che fanno parte dell’Europa”.