L’Aquila. Prima preso al laccio e poi abbattuto, è la triste sorte di un esemplare di cinghiale di circa 70 chilogrammi, catturata nel territorio della frazione aquilana di Pescommaggiore, fuori dal confine del Parco nazionale del Gran Sasso e della Laga. La morte del cinghiale arriva in anticipo rispetto all’apertura della caccia, prevista per il primo ottobre. Uno dei responsabili è stato sorpreso dagli uomini della Forestale ancora sul posto e denunciato per bracconaggio e violazione della legge sulle armi. La Forestale, però, sta cercando le altre persone che si presume abbiano agito insieme all’uomo.