Pescara. Non si placano le polemiche sull’approvazione, da parte del consiglio comunale di Pescara, della mozione che prevede la piantumazione di nuovi alberi, uno “per ogni bambino mai nato”, con riferimento esplicito anche alle interruzioni volontarie di gravidanza. Dopo la presa di posizione dei Giovani Democratici, a sollevare la polemica c’è anche Rifondazione Comunista – Sinistra Europea che parla di “una mozione ignobile che prevede che venga piantato un albero per ogni ‘bambino mai nato” e l’individuazione di un’area per questa nuova versione green di ‘cimitero dei feti’ che da tempo la destra antiabortista va proponendo in giro per l’Italia”.
“Indigna ancor di più” sottolineano il segretario nazionale, Maurizio Acerbo, e Viola Arcuri, del comitato politico nazionale “che questa mozione contro la legge 194 e di colpevolizzazione delle donne sia stata votata da consigliere/i dell’opposizione di ‘centrosinistra’, dalla candidata sindaca di Articolo Uno-Mdp e da consiglieri del Pd. Emblematico che a proporre la mozione sia stato un consigliere di una civica di centrodestra precedentemente esponente del centrosinistra”.
“Per votare una cosa del genere” aggiungono “bisogna essere completamente estranei all’intera storia della sinistra e dei movimenti delle donne. Questo voto è figlio non solo di un vuoto politico-culturale enorme ma anche di una politica ridotta a far carriera. Non ci sfugge che a motivarlo non sono valori, ma la ricerca del consenso da parte dell’associazionismo cattolico più reazionario”.
“Noi di Rifondazione paghiamo un duro prezzo in termini di isolamento ma davvero non riusciamo a vedere in questo film horror un argine alla destra. Auspichiamo che il Pd e Art. 1-Mdp in un sussulto di dignità procedano all’espulsione di chi ha votato questa schifezza e che ne chiedano le dimissioni dal consiglio. In qualità di ex-consiglieri comunali di Pescara” proseguono “esprimiamo la più dura condanna e proponiamo che l’otto marzo si manifesti per lo stop alla mozione e le dimissioni di chi l’ha votata. La cosa più grave è che non c’è stato neanche un voto contrario. Solo l’ignavia di quattro non votanti e di un astenuto/a. La cosa non ci stupisce: a Pescara” concludono Acerbo e Arcuri “la
sinistra in consiglio non c’è grazie al voto utile”.
“Passano i secoli, ma la difesa della vita continua sempre a provocare una certa morbosa prurigine nelle associazioni pro-aborto, così come in una sinistra estrema lontana anni luce da una crescita culturale ancora da venire” afferma invece il consigliere comunale pescarese Alessio Di Pasquale, di Forza Italia, a proposito della mozione. “È stata sufficiente l’approvazione in consiglio comunale di una neutra mozione di una paginetta, con la quale l’assemblea pescarese si è limitata a chiedere la piantumazione di un albero in memoria di ogni bambino mai nato, per scelta o per destino, a scatenare le sonnacchiose paladine del presunto diritto della donna non a essere madre, a veder crescere il proprio bambino, a vederlo vivere, ma a togliergli la vita, che spesso non è un diritto, ma una necessità dettata da fattori esterni”.
“Stiano tranquille quelle paladine” prosegue Di Pasquale. “Quella mozione non andrà a intaccare minimamente la libertà di scelta delle donne, d’altro canto non sfuggirà a nessuno che una mozione non supera una legge dello Stato. Piuttosto con quella mozione abbiamo solo voluto dedicare un pensiero a chi non ha mai avuto l’opportunità di assaporare un caldo raggio di sole sul viso in un parco con mamma e papà accanto” conclude il consigliere di Forza Italia.
Nella mozione, dicono dal centrosinistra pescarese, non viene messa in dubbio la legge 194. “Siamo assolutamente a favore della legge 194 e la difenderemo in ogni modo. Lo dice la mia storia: tutto quello che ho fatto difende l’autodeterminazione e la scelta libera delle donne su tutti gli aspetti della vita. Sulla 194 nessuno di noi farà passi indietro”. Lo afferma la consigliera comunale Marinella Sclocco (Per Sclocco Sindaco), tra coloro che hanno votato a favore per la mozione.
“Non conosco le ragioni che hanno indotto i consiglieri del Pd e Articolo 1 del Comune di Pescara a votare insieme al centrodestra la mozione che propone di piantare alberi per “bambini mai nati”, né mi interessa conoscerle. Considero quel voto un errore gravissimo teso a cancellare anni di battaglie delle donne per il diritto all’aborto, legge dell Stato ormai da 42 anni” afferma invece Teresa Nannarone, componente della segreteria regionale del Pd. “Quel voto apre un varco inaccettabile ai rigurgiti delle nuove destre oscurantiste e sessiste, che vogliono rimettere in discussione la legge 194 e decidere in luogo delle donne cosa fare col loro corpo e con la loro vite, dimenticando peraltro che la 194 ha eliminato la piaga degli aborti clandestini”.
“Quel voto riguarda ovviamente solo i singoli consiglieri, perché una simile posizione non è
mai stata discussa all’interno del Pd regionale, assemblea o segreteria né, per quel che mi risulta, locale” prosegue Nannarone. “Come donna e come dirigente regionale del Pd, mi dissocio quindi dal voto espresso in seno al consiglio comunale di Pescara, certa di rappresentare il pensiero di molte altre di noi, iscritte e simpatizzanti, nel dovuto rispetto di quelle donne che hanno compiuto una scelta comunque dolorosa ma nell’ambito delle leggi di uno Stato di diritto” conclude l’esponente del Partito Democratico.