Teramo. Il proiettile ha trapassato prima il cuore e poi il polmone e si è conficcato nel braccio destro. E’ quanto ha accertato l’autopsia, svolta ieri, sul corpo di Giuseppe Ciabattoni, il cacciatore di 49 anni di Brellante. L’uomo è morto sabato durante una battuta di caccia, nelle campagne di Montorio, dopo essere stato raggiunto da un proiettile calibro 12 esploso accidentalmente dal fratello Sandro. Un colpo sparato a circa una trentina di metri di distanza, che ha causato il decesso in maniera quasi improvvisa. L’esame autoptico si è svolto ieri al Mazzini di Teramo a cura del medico legale Giuseppe Sciarra. Il magistrato di turno ha successivamente concesso il nulla osta per i funerali dello sfortunato cacciatore, padre di tre figli, che si svolgeranno oggi a Bellante Stazione. Una valutazione di natura balistica, alla luce del percorso seguito dal proiettile letale, lascia intuire che il cacciatore era in una classica posizione da appostamento nella boscaglia. Particolare che avrebbe potuto ingannare il fratello, che faceva parte di una squadra di cacciatori, che potrebbe averlo scambiato per un cinghiale. Sandro Ciabattoni è indagato per omicidio colposo.