Sulmona. “L’ordinanza di sospensione delle attività del Centro di Salute Mentale e del Centro Diurno è stato un provvedimento obbligato, che ho dovuto emettere in seguito alle criticità che sono state rilevate, su esposto del sindacato Nursind, dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della salute- N.A.S. di Pescara, in riferimento alle carenze riscontrate nella struttura di viale Mazzini”, così il primo cittadino di Sulmona, Anna Maria Casini, in risposta alla nota diramata dalla Asl che aha annunciato ricorso contro l’ordinanza di chiusura del Cim diposta dallo stesso sindaco. “Non si tratta di mancanza di sensibilità da parte mia nei confronti di pazienti affetti da particolari patologie. Testimonianza ne è, infatti, tutto l’ impegno profuso in questi venti giorni, dal momento in cui i Carabinieri mi hanno reso ufficialmente edotta delle criticità. Da quel 27 Ottobre scorso, sono stati continui i colloqui intercorsi tra me e il Manager interpellando anche i funzionari e dirigenti dell’Azienda Sanitaria, al fine di individuare al più presto la soluzione migliore atta a scongiurare la sospensione delle attività”, continua il sindaco.
“Ho atteso fino a ieri, che la Asl procedesse alla rimozione degli ostacoli. Apprendo oggi con grande sconcerto delle gravi accuse che il Direttore Rinaldo Tordera mi ha rivolto, nonostante fosse stato sempre a conoscenza della situazione critica relativa alla struttura e nonostante sapesse quanto la sottoscritta si stesse adoperando per evitare qualsiasi tipo di difficoltà. Oggi vengo a sapere, attraverso un comunicato stampa, che sono state trovate soluzioni alternative temporanee per garantire comunque il servizio, tra l’altro come avevo suggerito io stessa al Direttore generale”. “A Tordera” conclude la casini, “dico che sopra ogni cosa c’è l’interesse e la salvaguardia dei cittadini di Sulmona”.