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Chieti, tutte le iniziative per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Francesca Trinchini di Francesca Trinchini
22 Novembre 2019
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Chieti. In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), il comune di Chieti ha promosso una serie di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sul tema, previste per il 25 e il 27 novembre.

Il 25 novembre alle 10, presso la sala consiliare della provincia di Chieti, si terrà il convegno “Educare alla legalità, ai valori e al rispetto”, organizzato dall’associazione nazionale insigniti Ordine al Merito della repubblica italiana – delegazione Abruzzo, in collaborazione con la commissione pari opportunità della regione Abruzzo, gli Stati Generali delle donne e numerose rappresentanze istituzionali.

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Sempre il 25 novembre, alle 14, nella casa circondariale di Chieti si svolgerà l’incontro “25 novembre, riflessioni di genere”, alla presenza del prefetto di Chieti, Giacomo Barbato; del procuratore della repubblica di Chieti, Francesco Testa; del sindaco Umberto Di Primio; dell’assessore alle politiche sociali, Emilia De Matteo; della comandante di polizia penitenziaria, Alessandra Costantini; della presidente del centro antiviolenza di Chieti, Marialaura Di Loreto; del capo area giuridica-pedagogica della casa circondariale di Chieti, Stefania Basilisco; della consulente legale Ernesta Bonetti, della psicologa e psicoterapeuta Elvira Pace, con spazio musicale a cura di Daniela del Ponte. Si parlerà anche del “care and rules for women” progetto specifico di supporto alle donne detenute vittime di violenza.

Il 27 novembre, alle 15.30, presso la sala riunioni CNA Chieti, in via Valera, si svolgerà il seminario territoriale del progetto E.V.A. – “empowerment verso l’autonomia” delle donne con vissuti di violenza di genere per mezzo di percorsi agevolati di inserimento lavorativo. Saranno presenti alcune giovani donne e le aziende che le hanno ospitate nel loro percorso.

“Il Comune di Chieti dal 2011 sta portando avanti una costante azione di contrasto alla violenza di genere. Un lungo e proficuo lavoro di ricerca di fondi regionali e nazionali che hanno sostenuto l’avvio e l’implementazione di un servizio, tra tutti il centro antiviolenza comunale, di cui il territorio di Chieti era sprovvisto” spiega l’assessore alle pari opportunità, Emilia Di Matteo.

“Dal primo riconoscimento da parte della regione Abruzzo di uno sportello informativo all’interno del consultorio “Alpha” che già operava nel territorio teatino e nell’area metropolitana, oggi la città di Chieti può vantare la presenza costante del centro antiviolenza comunale, riconosciuto dalla legge regionale 31/06 e successivamente dal ministero delle pari opportunità, che definisce la qualità e la professionalità dei servizi offerti” continua l’assessore.

“La firma del protocollo “Anci – dire no 360 giorni alla violenza” ha formalizzato, nel 2013, l’impegno quotidiano ad essere in prima linea nel contrasto del fenomeno della violenza contro le donne. E di questo sono testimonianza i dati di accesso e le prese in carico dei casi del centro Antiviolenza Alpha che, ogni anno, in occasione del 25 novembre, giornata al contrasto della violenza di genere, vengono forniti” prosegue Di Matteo.

“Nel 2015  è stata costituita la rete cittadina contro la violenza di genere e sulle donne della città di Chieti. Il lavoro è stato il frutto di un lungo e proficuo dialogo, condiviso con tutti gli attori sociali che la compongono: comune di Chieti e centro antiviolenza “Alpha”, che svolgono il compito di raccordo e di motore propulsivo di ogni evento o attività formativa condivisa, prefettura, procura della repubblica, questura, Asl 02 Lanciano Vasto Chieti unitamente agli organismi del terzo settore, nonché i patronati che possono trovarsi a contatto con le donne che vivono situazioni di violenza familiare e che, formati a riconoscere la violenza, possono costituire il primo snodo informativo per indirizzare la donna nei luoghi deputati al contrasto alla violenza di genere” spiega l’assessore. “Da allora è stata sviluppata una progettualità nazionale che ci ha consentito non solo di implementare azioni di sistema al contrasto di tale fenomeno, ma di stabilizzare anche economicamente le situazioni più complesse e difficili che le donne vivono”.

“Tra i tanti progetti vorrei ricordare “Progetto Maja”, una casa per le donne, in partenariato con il comune di Pescara e la provincia di Teramo per l’attivazione in Abruzzo di una casa rifugio per donne in pericolo di vita; “Progetto Sibilla”, sistema di azioni integrate, in partenariato con i comuni di Pescara, L’Aquila, Vasto; “Progetto E.V.A.”, che sviluppa azioni di contrasto alla violenza economica consentendo alle donne che sono seguite dal centro antiviolenza di rimettersi nel mercato lavorativo facendo emergere le risorse personali deprivate dai vissuti di violenza subiti; “Care and rules for women” per il contrasto alla violenza sulle donne all’interno dell’istituto penitenziario di Chieti, progetto supportato dalla commissione pari opportunità del comune di Chieti, che ha come obiettivo a lungo temine l’inserimento dell’istituto penitenziario all’interno della rete cittadina formalizzata nel 2015” spiega l’assessore Di Matteo. “Le azioni sviluppate all’interno di tali progetti hanno ottenuto un finanziamento complessivo di 327,000,00 euro, ottenuti da fondi regionali e finanziamenti del ministero delle pari opportunità”.

“Dalla violenza si può uscire con il supporto e l’aiuto delle istituzioni e dei centri antiviolenza. Fondamentale, però, resta la prevenzione e il cambiamento culturale che ha ancora necessità di interventi formativi e informativi, soprattutto nelle scuole. Educare al rispetto, alla legalità, al confronto dialettico sereno vuol dire crescita culturale e sociale fondamentale per l’intera collettività. L’aumento dei dati, dal 2011 ad oggi, delle donne prese in carico dal centro antiviolenza non necessariamente è sinonimo di negatività, ma testimonia la maggiore fiducia che le donne hanno nel fermare la violenza con le denunce, sapendo di poter contare sul sostegno sociale, psicologico e legale così da non essere sole. Dalla violenza si può e si deve uscire” conclude l’assessore Di Matteo.

 

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