Chieti. “Un grande dolore appartiene oggi a tutta la comunità teatina. Chieti piange la scomparsa di uno dei suoi figli più illustri: Sergio Marchionne. Uno straordinario manager, un condottiero di impresa che è stato capace di sollevare le sorti della Fiat, trasformandola da azienda in crisi, carente della capacità di confronto con il mercato globale, a partner ufficiale di importanti imprese e casa di produzione automobilistica tra le prime al mondo”. È il commento del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.
«La comunità abruzzese”, prosegue il sindaco, “non piange, però, solo il grande manager, il genio che ha cambiato il destino della Fiat ma anche l’uomo dal profilo umano assolutamente fuori dal comune, di cui sono stato diretto testimone. Quando nella mia esperienza da sindaco ho avuto modo di incontrare il dottor Marchionne e le circostante imponevano una veste istituzionale ho trovato, infatti, una persona che subito mi ha aperto le porte al dialogo. Dismettendo entrambi i panni di ciò che rappresentavamo e vestendo quelli di uomini che si confrontavano su Chieti, città amata da entrambi, la nostra è stata una comunicazione schietta, priva di quella retorica che spesso caratterizza gli ambienti istituzionali. In un momento in cui in molti si soffermeranno a ricordarne le grandi capacità manageriali mi piace invece esaltare questo straordinario aspetto di umanità legato alla figura di Sergio Marchionne”.