
” Domani – annuncia il Deputato di Italia Viva – il Ministero del Lavoro risponderà alla mia interrogazione , ma è solo il primo atto. Il secondo riguarderà il Ministero dell’Interno. Il caso Faist rappresenta un pericoloso precedente, in sfregio ad ogni regola si portano via i macchinari e gli impianti, rompendo le relazioni sindacali in danno dei diritti dei lavoratori.”
Nell’interrogazione il Deputato abruzzese chiede la convocazione di un tavolo (da attivarsi con il MISE) e, soprattutto, come si intende “contrastare nelle sedi pertinenti la lesione dei diritti sindacali e dei lavoratori”, ma D’Alessandro chiede conto anche del cortocircuito istituzionale che ha riguardato la Prefettura di Chieti.
“Chiederò conto successivamente al Ministero dell’Interno per capire come sia stato possibile, di fronte alla richiesta del sindacato, non ottenere un incontro presso la Prefettura di Chieti, sindacato che aveva lanciato l’allarme dello svuotamento dello stabilimento, cosa poi avvenuta, senza rispetto delle procedure previste. A chi dovrebbero rivolgersi i lavoratori se non allo Stato ? Se la stessa vicenda avesse riguardato un’ azienda con centinaia di lavoratori ci sarebbe stata un’ attenzione diversa ? Sarebbe ancora più grave. Si crea un precedente pericoloso per cui in Abruzzo possono chiudere, smantellare ed andarsene come e quando vogliono ” ha concluso D’Alessandro.