Pescara. Nel pomeriggio di ieri si è svolto, presso la sala consiliare del comune di Pescara, un incontro
organizzato dall’Upi-Abruzzo tra istituzioni e rappresentanti della marineria per affrontare il
problema del caro carburante. Le istituzioni sono state rappresentate, oltre che dai rappresentanti
delle Province Abruzzesi, dai parlamentari Daniela Torto (M5S), Carmela Grippa (M5S), Gianluca
Vacca (M5S), Luciano D’Alfonso (PD) e Alberto Bagnai (Lega). Per la Regione Abruzzo erano
presenti il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, l’Assessore alla Pesca Emanuele
Imprudente, l’Assessore alle Attività Produttive Daniele D’Amario ed i Capigruppo del Consiglio
Regionale. I comuni presenti erano Ortona, Rocca San Giovanni, Silvi, Città Sant’Angelo, Pescara,
Vasto, Roseto degli Abruzzi e Fossacesia. Le marinerie erano rappresentate dagli armatori ed i
pescatori di Pescara, Vasto, Giulianova, Rocca San Giovanni e Ortona.
La marineria abruzzese ha subito le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria da Covid-19
che negli ultimi due anni ha sostanzialmente modificato l’assetto economico e sociale del Paese,
passando dal blocco totale della pesca e dell’intera filiera (mercato ittico, pescherie, ristoranti,
trabocchi, ecc) ad una forte contrazione sul profilo dei consumi. I recenti eventi bellici che hanno
investito l’Ucraina hanno generato a loro volta un aumento repentino e insostenibile del prezzo del
carburante mettendo nuovamente a rischio la sopravvivenza del comparto marittimo. Il costo del
gasolio utilizzato dalla pesca è incrementato del 60% rispetto al 2021 (attualmente costa 1,15 euro a
litro). L’incidenza del caro gasolio rischia di comportare la sospensione delle uscite in mare visto
l’azzeramento del guadagno, fino alla cessazione graduale delle imprese, con ricadute comprensibili
sulle famiglie dei pescatori, degli addetti ai lavori e sull’approvvigionamento in generale del
prodotto ittico locale.
Il Decreto-Legge 21 marzo 2022, n. 21 “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e
umanitari della crisi Ucraina” agendo sulla riduzione delle accise ha calmierato il prezzo del
carburante “a terra”, non ha potuto fare altrettanto per il carburante utilizzato per la pesca poiché
quest’ultimo usufruisce di un regime di esonero e che pertanto a seguito del decreto è rimasto
inalterato. Per attenuare queste limitazioni, l’art.13 del citato decreto legge prevede misure di
sostegno a favore della pesca evidentemente insufficienti a garantire la sostenibilità delle imprese
marittime ormai in crisi.
L’Unione Province Abruzzesi e i rappresentanti dei comuni costieri intervenuti all’incontro, hanno
chiesto ai Parlamentari di intervenire nell’ambito delle manovre legislative in atto (decreto legge
energia), o che si assumeranno a breve, affinché si riconduca il prezzo del gasolio della pesca ad
una soglia di sostenibilità. Le altre richieste sono quelle di ampliare l’arco temporale di sostegno
economico alle imprese oltre le tre mensilità previste inizialmente, e l’estensione della copertura
della cassa integrazione anche per le uscite numericamente minori delle imbarcazioni.
Il presidente dell’Upi-Abruzzo Angelo Caruso, prima di ringraziare il comune di Pescara ed il
Sindaco Masci per la disponibilità ad ospitare l’evento, ha sottolineato la necessità di assumere con
urgenza provvedimenti tesi a sostenere ogni impresa marittima abruzzese nell’affrontare gli effetti
economici derivanti dalla crisi in Ucraina.