L’Aquila. Campo Imperatore trasformato nel delirio per un motoraduno. La foto e video denuncia con immagini da fb e youtube stanno scatenando commenti feroci sui social. Campeggi improvvisati, auto e moto su habitat rari e protetti, rifiuti, fuochi artificiali alla faccia delle regole: ma è un Parco nazionale o un Luna Park di quart’ordine? La domanda sorge spontanea e, a giudicare dalle immagini pubblicate da cittadini infuriati su Fb e dai diversi video disponibili su youtube, ormai la risposta pare purtroppo essere la seconda. D’altro lato da tempo si ripetono gli allarmi per il vero e proprio far west estivo che va in scena da qualche anno nella piana di Campo Imperatore e, purtroppo, non sono remake dei film famosi girati in loco.
“Questa volta un motoraduno che si è svolto nel fine-settimana al bivio di Fonte Vetica”, spiegano dalla Stazione ornitologica abruzzese, “ha superato ogni limite come testimoniano foto e video pubblicati su youtube. Moto che scorrazzano e vengono parcheggiate sulle preziose praterie per la cui tutela l’Ente Parco del Gran Sasso sta spendendo anche molti denari dei contribuenti con progetti europei Life; un accampamento che diventa un campeggio “fai da te” sulle medesime praterie. Uso dei droni che in un parco dovrebbero essere vietati per il disturbo che arreca alla fauna. Addirittura in un video si vedono fuochi artificiali, anch’essi sottoposti ad autorizzazione del Parco che ovviamente non potrebbe darla in un luogo così delicato. La mattina dopo”, continuano dalla Soao “ai visitatori si è presentata una scena degna di un film di Ciprì e Maresco, con rifiuti ovunque trasportati dal vento e alla mercè dei cavalli. Non vogliamo immaginare la gestione dei cosiddetti “bisogni” di tutte queste persone. Crediamo che sia venuto il tempo di farla finita con le dichiarazioni sul turismo sostenibile che davanti a queste immagini si rivelano per quello che sono: slogan vuoti.
Il Presidente Navarra”, si chiedono dalla stazione ornitologica, “come giudica queste immagini? Cosa intende fare per tutelare la biodiversità e garantire un decoro a chi vuole visitare un Parco nazionale senza vedere queste scene?Quello che stiamo verificando è solo una fruizione indecorosa che sta respingendo le persone che vogliono visitare questi luoghi in silenzio, in punta di piedi. Basta legge i commenti sui social. Tra l’altro anche nei video si può osservare chiaramente come è ridotto il cotico erboso. C’è una sterminata bibliografia scientifica che testimonia i danni ambientali arrecati dal calpestio su habitat come questi tutelati addirittura a livello europeo. Non sono semplici “prati”: sono comunità erbacee estremamente importanti e protette da leggi, almeno sulla carta. In molti punti si inizia a vedere il terreno scoperto che in ambienti così estremi con le precipitazioni viene eroso e dilavato facendo diventare molto difficile il reinsediamento delle piante. Il turismo non è un assalto selvaggio. Nel piccolo Tibet si va per fare escursioni nel silenzio, non per sentire un frastuono degno di una periferia. Bisogna organizzarlo in maniera decorosa. Quando si arriva in un parco bisogna pensare di trovarsi in un giardino, non in un parcheggio. Sriveremo una lettera di fuoco a tutti gli enti e all’Unione Europea”, concludono, “ci stavamo già muovendo per la fruizione incontrollata sul fiume Tirino. Ora aggiungeremo, purtroppo, Campo Imperatore”. Vedi il video