Rocca San Giovanni. Un brindisi sul trabocco di Punta Tufano, a Rocca San Giovanni, una delle strutture simbolo del mare Adriatico e dell’Abruzzo, per festeggiare lo smantellamento, in corso in questi giorni, dell’impianto petrolifero Ombrina Mare, bloccato dopo anni di battaglie. A promuoverlo, stamani, sono stati Legambiente, Wwf, Arci e Fai, i cui esponenti hanno alzato i calici insieme ai componenti del gruppo scientifico, che ha dato un fondamentale contributo contro il progetto, e a Maria Rita D’Orsogna che della battaglia è stata grande protagonista. “Il successo ottenuto con il definitivo no a un devastante progetto appartiene a tutti gli abruzzesi, ai cittadini in primo luogo, ma anche a tante istituzioni locali, alle associazioni di categoria, alla Chiesa, alle associazioni, a sindacati e gruppi politici, ai movimenti dicono gli ambientalisti Le manifestazioni, gli incontri, i dibattiti, le prese di posizione, ogni intervento è servito per ribadire che la stragrande maggioranza degli abitanti di questa regione ha fatto scelte diverse per il proprio futuro: agricoltura di qualità, turismo, industria sostenibile; un futuro verde, insomma, e non neropetrolio”. “I concreti successi rappresentati dall’addio a Ombrina Mare, dall’abbandono del precedente e altrettanto devastante progetto a terra del Centro Oli di Ortona (Chieti), dal definitivo no al pericolosissimo prelievo di gas sotto il lago di Bomba (Chieti) proseguono sono purtroppo offuscati da altri progetti all’orizzonte. I signori del petrolio, legati all’economia del secolo scorso, coadiuvati da quella parte della politica che tarda a volgere lo sguardo al futuro, non si sono fermati”. “Per il gas di Bomba dicono infatti le associazioni è già stato presentato un altro progetto, incombono i nuovi pozzi di Rospo Mare e l’airgun continua a imperversare, mentre il Parco Nazionale della Costa Teatina ha superato ogni record negativo. È infatti inutilmente atteso da ben 16 anni benché da molti mesi ci sia una perimetrazione redatta da un commissario straordinario il cui lavoro resta per il momento assurdamente chiuso nei cassetti della presidenza del Consiglio dei Ministri, sinora sorda a ogni sollecitazione”. “Le battaglie riprenderanno già domani, con l’iniziativa su airgun e Rospo Mare sulla spiaggia di Punta Penna a Vasto (Chieti) annunciano ma oggi è un giorno di festa. Alcuni dei protagonisti della lunga opposizione ad Ombrina vogliono brindare per salutare simbolicamente il pozzo che non ci sarà e la nave di prima raffineria che abbiamo rischiato di vedere per venti e più anni perennemente all’ancora di fronte alla costa abruzzese”. (