Avezzano. Una maxi operazione nella Piana del Fucino, 61 lavoratori irregolari, 15 lavoratori in nero, completamente sconosciuti alla pubblica amministrazione, 3 clandestini. Sono i risultati del blitz avvenuto martedì pomeriggio nei campi di coltivazione del Fucino, dove proprio in questo periodo avviene la raccolta degli ortaggi. Coordinati dall’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma, diretto da Orazio Parisi, sono intervenuti nella piana gli ispettori del lavoro provenienti da tutte le sedi abruzzesi dell’INL e dal limitrofo Lazio, unitamente ai militari del comando Carabinieri “Tutela del Lavoro”, gruppo di Roma, comandati dal colonnello Aniello Speranza, con il supporto dell’Arma territoriale di Avezzano e del 16° Nucleo Elicotteri, Carabinieri di Rieti.
Il racconto. Alle 14 di martedì, i militari dei carabinieri e gli ispettori del lavoro hanno completamente circondato la piana, divisi in sette zone di controllo. Guidati dall’elicottero, gli ufficiali sono intervenuti su ben 16 aziende agricole e hanno interrogato 140 lavoratori, gran parte extracomunitari. Marocchini, in maggior numero. Qualcuno si è dato alla fuga, rifugiandosi in qualche canale sotto la piana, altri impauriti, colti nel raccogliere gli ortaggi, hanno risposto “io ho appena iniziato a lavorare”, “sono di passaggio”. “Devo mantenere la mia famiglia” è stata la risposta corale di tutti di cui molti sono costretti ad un orario di lavoro estenuante, per una paga miserrima. Parliamo di circa 3/4 euro l’ora. Tre, invece, sono stati i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, per utilizzo di manodopera in nero nella misura del 20%, rispetto a quella complessivamente impiegata nelle attività di raccolta. Il tutto per una sanzione totale di 40 mila euro.
Le operazioni dell’ispettorato del Lavoro sul territorio marsicano e abruzzese sono numerose. Solo nel 2016 sono stati accertati 133 lavori irregolari nel campo dell’agricoltura e 109 lavoratori in nero. Tuttavia, la maggior parte delle irregolarità si registra nel zona tra Chieti e Pescara con circa il 65% delle ispezioni effettuate che hanno registrato casi fuori dalla legge. @RaffaeleCastiglioneMorelli