Pescara. Il consigliere regionale Domenico Pettinari, il deputato Gianluca Vacca ed i consiglieri comunali di Pescara del M5S hanno effettuato una visita ispettiva negli uffici e nei laboratori dell’Arta Abruzzo, (Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente), per capire fattivamente – scrivono in una nota – cosa non va nel controllo delle acque e quali sono le cause della situazione disastrosa dei fiumi, e conseguentemente del mare, di Pescara e della regione. “Abbiamo constatato” commenta Pettinari “che l’Arta vanta grandi professionalita’ ma che non sempre queste sono messe in condizione di lavorare correttamente. Gli strumenti che hanno a disposizione” racconta Pettinari “non sono all’avanguardia ed adeguati all’emergenza. Spesso sono fuori produzione, dunque la manutenzione e’ lunga e non sempre efficiente. Inoltre” continua “abbiamo rilevato come il personale sia carente. Per i rilievi ci sono solo due persone per provincia che non hanno neanche l’obbligo della reperibilita’, lasciando ogni emergenza al buon cuore di uno staff che interviene fuori orario di lavoro” . “Dare gli strumenti necessari ad un organo come l’Arta” incalza Enrica Sabatini capogruppo M5S al comune di Pescara “e’ necessario per velocizzare le procedure e consentire ai tecnici di raggiungere lo standard di ‘ attendibilita’ dei dati su cui si dovrebbero fare scelte politiche precise, concrete ed efficienti” . “Abbiamo anche rilevato che i tecnici Arta non possono, come a nostro avviso si dovrebbe” sostiene ancora Pettinari “effettuare dei controlli a tappeto con cadenza periodica. E sono costretti a fare rilevamenti solo su commissione dell’ente che lo richiede, proprio per la carenza di personale e la mole di lavoro superiore alle possibilita’”. “Infine, ma non in ordine di importanza” incalza Pettinari “secondo quanto previsto dal regolamento, la Regione nel momento in cui legifera in materia ambientale deve consultare e tener conto del parere dell’Arta, cosa che, a detta della dirigenza Arta non avviene. Anzi” continua “ci sono situazioni in cui la stessa Regione si avvale di studi fatti da enti terzi. Questo e’ inaccettabile”. “Abbiamo uno staff di tecnici qualificati e competenti” conclude Enrica Sabatini “ingegneri, fisici, tecnici di alto valore e spessore. La politica, ovviamente non vanta le stesse competenze, deve avvalersi di tale risorsa per garantire, con scelte politiche mirate. La balneabilita’ del nostro mare e’ e deve essere una priorita’ e se si vuole davvero risolvere il problema va abbandonata l’idea delle ‘azioni dell’ultimo minuto’ a favore invece di una programmazione seria che valorizzi e potenzi le risorse umane, economiche e strumentali necessarie per una risoluzione profonda di questo gravissimo problema”.