Tortoreto. “Non occorrono tante parole, il primo step per affrontare la questione è fissare una data per la convocazione del tavolo di crisi, ma dal Mise ancora nessuna comunicazione ufficiale a riguardo”: lo sostiene il deputato Antonio Zennaro del Gruppo Misto in merito alla vertenza dell’azienda Betafence di Tortoreto.
“Ieri ho partecipato sul lungomare di Tortoreto al corteo dei lavoratori contro la chiusura dell’azienda”, spiega Zennaro, “la tempestività con cui il Governo affronterà la questione sarà determinante per il futuro dei 155 operai che, senza nessun segnale di preavviso, si sono ritrovati con una prospettiva di lavoro e di vita interrotta brutalmente, nel momento storico forse più difficile per l’Italia dal dopoguerra”.
“Il Governo potrebbe salvare la fabbrica acquisendo il sito in dismissione e con una riconversione rilanciare l’azienda e salvaguardare l’occupazione. Ma prima di tutto occorre che il Ministro Patuanelli individui un referente che sia in grado di seguire il dossier e velocizzare quanto più possibile gli iter burocratici”, continua il deputato del Gruppo Misto, “la mancata risposta da parte del Governo entro il mese di agosto mi costringerà a valutare azioni eclatanti di protesta, fino allo sciopero della fame, se sarà necessario. Qui si tratta di difendere il diritto al lavoro, siamo di fronte ad un’azienda sana e c’è in gioco il futuro di centinaia di famiglie”.