L’Aquila. “Sono passati quattro anni da quando la Giunta Marsilio ha messo le mani sull’Abruzzo e a oggi Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia hanno disatteso tutte le promesse in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, che ancora persistono in troppi edifici pubblici della nostra regione. Abbiamo più volte denunciato questo stato di cose, ma la situazione non migliora.
Pertanto ho deciso di presentare un’interpellanza in Consiglio regionale, rivolta al Presidente Marsilio e all’assessore competente, per conoscere dopo quattro anni e mezzo di Giunta centrodestra, qual è la situazione in Abruzzo sul rispetto delle normative vigenti in tema di accessibilità” ad affermarlo è il Capogruppo del M5S Francesco Taglieri che continua “a quando mi risulta la situazione è particolarmente critica in molti immobili e spazi pubblici. Basti pensare alle mie ultime denunce sul centro per l’Impego di Ortona, o sulle case Ater nel territorio di Lanciano, ma di esempi ce ne sono moltissimi in tutto il territorio regionale.
A oggi in Abruzzo vige una legge regionale del 2008 – spiega – ma in base a quanto riportato nel 2012 nella “Nota Informativa sull’Attuazione”, a cura del servizio di Analisi Economica, Statistica e Monitoraggio del Consiglio Regionale, risulterebbe che la norma di fatto non sia stata messa in condizione di operare, e quindi di produrre gli effetti previsti, a causa della mancata costituzione delle due Commissioni e dell’assenza di denunce, da parte dei soggetti ex art. 8, che hanno impedito la formazione dell’elenco degli Enti inadempienti e, di conseguenza, la costituzione del fondo alimentato dai contributi revocati. Infatti a oggi non si hanno evidenze di una effettiva applicazione .
A questo punto è importante che la Giunta faccia chiarezza e informi il Consiglio. Non si può accettare che vi siano ostacoli fisici che limitano la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria, ridotta o impedita, in forma permanente o temporanea. Inoltre, vi è la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. Anche per queste tematiche non è la prima volta che denunciamo carenze gravi senza ottenere i dovuti riscontri.
Almeno per quanto concerne gli edifici di sua competenza la Regione dovrebbe farci sapere se ha previsto o intende adottare un piano efficacie di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Se la Regione Abruzzo, nella sua funzione di raccordo tra gli enti, ha chiesto alle Amministrazioni comunali e provinciali copia dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche degli edifici e delle opere in loro possesso e quali Amministrazioni non hanno adottato il PEBA e per quale motivazione.
Sono domande legittime che, alla fine di una legislatura, permettono di valutare l’operato di una Giunta su un tema di fondamentale importanza per migliaia di cittadini.
La Regione dovrebbe tutelare gli anziani, i disabili e tutti i cittadini a rischio di esclusione sociale e garantire loro la possibilità di muoversi in modo autosufficiente senza che delle anacronistiche barriere ne limitino la libertà”, conclude.