Chieti. Nei manifesti affissi nei seggi elettorali un errore tipografico sta scatenando le polemiche. Sarebbe stata sottratta una “i” al nome del candidato sindaco Umberto Di Primio che ora è stato ribattezzato Umberto Di Primo. E mentre alcuni sperano che arrivi primo nel vero senso della parola molti si chiedono fino a che punto ciò possa confondere gli elettori influenzando il risultato elettorale. Fortunatamente una pecetta avrebbe risolto l’errore. Tuttavia a Chieti è l’astensionismo a farla da padrone. Al primo turno votò soltanto il 66,44% degli elettori della città, ovvero 30 mila e 92 persone contro i 45 mila e 291 elettori aventi diritto. Sono state 1.161 le schede nulle mentre le schede bianche sono state 220. Alle 12 l’affluenza era al 16,09% contro il 20,47% del primo turno, un dato ancora più preoccupante quello delle 19 con appena il 34,21% dei votanti contro il 50.02% di due settimane fa. Tuttavia come la storia insegna, il ballottaggio richiama sempre meno cittadini nei seggi e quindi c’è il rischio concreto che la percentuale di votanti registrata al primo turno diminuisca ulteriormente. In tal senso sia Di Primio che Febo hanno insistito molto con il proprio elettorato sull’importanza di andare alle urne. Un’impellenza per Di Primio per mantenere intatto il suo vantaggio ed una necessità improcrastinabile per Febo chiamato a colmare un gap di ben 1928 voti.