L’Aquila. Il Consiglio provinciale, nella seduta di oggi, ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo con il quale si pronuncia “un secco no” alle proposte di autonomia regionale differenziata.
Lo rende noto il consigliere provinciale e sindaco di Acciano, Fabio Camilli, il quale ha presentato la proposta. “Sono soddisfatto e ringrazio i colleghi che si sono mostrati sensibili a questo argomento. Tutti hanno condiviso che con questa secessione mascherata d’autonomia, si aggravano le distanze tra Nord e Sud e l’Abruzzo rischia di perdere importanti risorse”.
Il presidente della provincia, Angelo Caruso, a tal proposito, ha palesato le preoccupazioni, ricordando all’assise che ha promosso, primo in Abruzzo, il 24 maggio scorso a Chieti, un convegno di approfondimento sui possibili scenari prospettati per la regione Abruzzo in caso di attuazione della riforma: con il risultato di criticità di difficile superamento.
Caruso, dopo aver ampiamente ricordato il percorso, a iniziare dalla riforma del titolo V voluta dal governo D’Alema con l’approvazione del 9/3/89 della legge costituzionale, ha proposto al consiglio di integrare il punto all’ordine del giorno con una richiesta di revoca degli accordi intrapresi dal Governo Gentiloni il 28 febbraio dello scorso anno, informando anche della prossima organizzazione di un convegno, in accordo con l’Unione delle Province d’Italia, a L’Aquila alla fine di settembre.