Atri. Rocambolesco inseguimento, con strade imboccate contromano e incidenti tra Silvi (Teramo) e Città Sant’Angelo (Pescara). La folle corsa è partita dopo che un’auto non si è fermata all’alt intimato dalla Polizia, probabilmente anche con l’esplosione di alcuni colpi di pistola. Arrestato il 35enne conducente dell’auto in fuga, denunciati i suoi fratelli, di 36 e 40 anni, tutti di Lanciano (Chieti). Attorno alle 16 di lunedì, a Silvi, gli agenti di Polizia del Commissariato di Atri hanno intimato l’alt al veicolo con i tre a bordo, ma il conducente, alla vista della volante, ha imboccato contromano una traversa della Ss16 ed è fuggito. Ne è scaturito un inseguimento, andato avanti a tutta velocità e con manovre pericolose fino a Città Sant’Angelo. Durante la corsa il veicolo dei malviventi ha anche urtato un’automobile a bordo della quale c’era un settantenne che ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni. L’inseguimento si è concluso sulla strada provinciale Lungofino, dove la volante si è messa di traverso. Il 35enne, prima di arrendersi, ha nuovamente tentato la fuga, urtando in retromarcia il mezzo della Polizia. Sul posto, a supporto degli agenti di Atri, anche una volante della Questura e la Polstrada di Pescara e i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano (Pescara) per i rilievi dell’incidente. Il 35enne, già noto alle forze dell’ordine, privo di documenti e patente, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale; si trova ora nel carcere di Pescara. E’ stato denunciato anche per danneggiamento aggravato e, insieme ai due fratelli, per la contraffazione della targa dell’automobile di cui erano stati modificati numeri e lettere. Ai poliziotti ha detto di essersi dato alla fuga perché aveva con sé una piccola quantità di hashish e voleva evitare il ritiro della patente; a bordo dell’auto, infatti, è stato trovato uno spinello. (